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Panchine NBA, chi si alza chi si siede

Creato il 27 maggio 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Per Heat, Spurs, Grizzlies e Pacers siamo sul più bello, ma per le squadre eliminate dai playoffs e per quelle che non li hanno neanche visti da lontano è già tempo di lavorare per la prossima stagione. Prima di tutto bisogna scegliere chi guiderà la squadra dalla panchina: proprio in questi giorni decine di rumors sugli allenatori si rincorrono, in vista di un estate che porterà molti cambiamenti a livello di coaching staff. I “pini” più ambiti sono quelli di Nets e Clippers, già lasciati liberi da Carlesimo e Del negro; ma anche Mike D’Antoni e Lionel Hollins sono tutt’altro che sicuri di restare a Los Angeles e Memphis.
La prima mossa ufficiale sembra essere quella già anticipata ieri: secondo l’Arizona Republic i Phoenix Suns hanno infatti trovato un accordo con Jeff Hornacek, alla prima esperienza da head coach dopo alcune stagioni da assistente ai Jazz.

I rumors più insistenti arrivano però da Los Angeles, sponda Clippers, dove oltre al nodo dell’allenatore c’è da sbrogliare quello relativo a Chris Paul, discreta garanzia per qualsiasi coach. Il proprietario Donald Sterling, avendo intuito di avere l’occasione della vita (cestisticamente parlando), per una volta ha rotto il salvadanaio e vuole garantirsi una guida tecnica di primo livello per un roster certamente tra i più forti e profondi della Lega. I primi nomi che compaiono sulla lista di Gary Sacks esercitano un discreto fascino: Jeff Van Gundy, Stan Van Gundy, Brian Shaw e Lionel Hollins. Dalle retrovie però c’è in rimonta Alvin Gentry che potrebbe portare una pallacanestro veloce e di pick and roll, che ben si adatterebbe a giocatori come Chris Paul, Blake Griffin e DeAndre Jordan. Le alternative quindi non mancano, anche perchè secondo CBS Sport interessano pure Byron Scott e Michael Malone, giovane assistente di Mark Jackson ai Warriors.
Anche i Nets, dopo una stagione controversa divisa tra la gestione Johnson e quella Carlesimo, vogliono andare sul sicuro: tra le mura del Barclays Center serpeggia il nome di Lionel Hollins, ancora impegnato nella finale di Western Conference e quindi intoccabile, almeno per qualche giorno.
Tutte da reinventare le dinamiche a Milwaukee: inanzi tutto è da verificare la presenza di Brandon Jennings e Monta Ellis, in seconda battuta sarà fondamentale la scelta dell’allenatore. Liberato Jim Boylan il GM Larry Harris ha tre nomi sul taccuino: Larry Drew (ex Hawks), Kelvin Sampson (assistente ai Rockets) e Steve Clifford (assistente ai Lakers), con cui ci sarà un incontro in questi giorni.
Hawks, Pistons, Bobcats ma anche altre sono alla finestra; non è chiara poi la situazione dei Lakers, immersi in problemi societari. Per le squadre da “lottery” c’è più urgenza di mettersi intorno ad un tavolo con la staff tecnico, ma la scelta dell’allenatore è da valutare bene. Il telefono di Phil Jackson sembra essersi raffreddato, ma per coach Zen c’è sempre la fila, da una parte e dall’altra del Mississipi. La bomba potrebbe però arrivare dalla nostra parte dell’oceano: i nomi di Ettore Messina e Zelimir Obradovic escono spesso dalle penne degli insider NBA, giusto per mettere ancora un po’ di zucchero a velo sulla Lega più gustosa del mondo.


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