pe poeì dì: dulcis in fundo,
dö-trae fette de pan döçe?...
Sae o menù completo e riondo... »
Il Pandolce genovese, (ma quello basso eh!), è uno dei miei dolci preferiti, in assoluto.
Tanta, tantissima soddisfazione nel farlo in casa. Il gusto di anice che fa da padrone, i pinoli, i canditi dolci.
Approvato da un genovese doc, mio padre.:-)
Pandolce antica Genova (da una ricetta trovata sul web di Francesco Crocco, Pasticceria Poldo di Genova Pontedecimo)
Ingredienti per un pandolce:
- 225 g di farina manitoba
- 100 g di farina 00
- 225 g di uvetta
- 125 g di zucchero
- 110 g di burro
- 75 g di acqua
- 35 g di latte
- 65 g di scorzette d’arancia candite
- 60 g di cedro candito
- 25 g di pinoli
- 2,5 g di semi di anice
- 2 g di acqua di fiori d’arancio
- 5 g di lievito chimico
Mettete l'uvetta in ammollo. In una planetaria versate il burro ammorbidito, lo zucchero e gli aromi, quindi frullate finchè non otterrete un composto morbido e spumoso.
Aggiungete le farine setacciate, il lievito, il latte e l’acqua. Impastate con il gancio per gli impasti duri oppure a mano finchè non è bene amalgamato, poi incorporate la frutta candita.
Adagiate il pandoro su una teglia foderata di carta da forno, appiattitelo un po' e tornitelo, dandogli la classica forma. Lasciatelo riposare, coperto con un canovaccio pulito, per circa 10 minuti e nel frattempo preriscaldate il forno a 180°C.
Fate cuocere per 65-70 minuti, coprendolo con un foglio di alluminio se tende a scurire troppo in superficie o se vi sembra che l'uvetta bruci. Fate la prova dello stecchino per controllare la cottura. Una volta cotto, sfornatelo e lasciatelo raffreddare completamente.
Si conserva a lungo, chiuso in una scatola di latta o ancora meglio in un sacchetto di plastica.