Pantelleria, tratto in arresto il sindaco Alberto Di Marzo. Di Marzo e’ stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di corruzione aggravata. Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata emessa dal Gip di Marsala su richiesta della Procura gli contesta di aver intascato una tangente di 10.000 euro da un imprenditore edile di Alcamo (Trapani) per assumere il figlio come dirigente di un settore dell’amministrazione comunale. Perquisiti sull’isola l’ufficio del sindaco e e quelli di alcuni dirigenti e funzionari del Comune.
Alberto di Marzo era stato eletto nuovamente sindaco il 31 maggio 2010 con il 62,56% di voti, appoggiato dalla lista civica “Pantelleria libera”, battendo l’ex primo cittadino Salvatore Gabriele (33,59%) e Giovani Paternò (3,85%). L’altro mandato di Di Marzo era terminato il 23 Settembre 2002, quando Di Marzo veniva arrestato con l’accusa aver compiuto estorsioni a danno di imprenditori in un contesto dove, secondo la Squadra Mobile di Trapani, “un gruppo di potere usava metodologie di tipo mafioso” per gestire l’isola. Per quella inchiesta insieme a Di Marzo venivano fermati anche gli imprenditori Antonino ed Antonio Messina accusati di estorsioni, di minacce e di detenzione di due kalashnikov ma anche di avere commesso un attentato ai danni del tecnico del Comune di Pantelleria Giuseppe Gabriele. In manette quella volta era finito anche l’ex consigliere comunale di Paceco (Tp) Pietro Leo. Di Marzo era stato condannato a 3 anni e sei mesi di reclusione per estorsione, poi assolto in appello.