Il popolare ex-calciatore del Milan Paolo Maldini è stato rinviato a giudizio questa mattina per corruzione e abuso di accesso a sistema informatico. Secondo il G.U.P. di Milano Luigi Veronelli, avrebbe dato soldi al funzionario delle Entrate Luciano Bressi (attualmente in carcere per l’inchiesta in corso) per “aggirare” i
controlli fiscali e per acquisire all’anagrafe tributaria dati
riservati sul conto di Alessandro P.B. (fa parte di una società
immobiliare nella quale l’ex – terzino voleva entrare per portare avanti
un’operazione immobiliare in Toscana).
Secondo l’accusa, il 23 giugno 2009 Paolo Maldini avrebbe corrotto Luciano Bressi offrendogli un onorario di 40.000 Euro e la “procura speciale” della Velvet Sas (la società di cui è titolare insieme alla moglie Adriana Fossa), dalla quale “scaturivano ingenti corrispettivi in nero”. L’ex-calciatore si difende sostenendo che Bressi avrebbe prelevato da solo la somma contestata dalle casse della società.
Il processo comincerà il 21 giugno dinanzi alla 10^ Sezione penale del Tribunale di Milano.
La posizione di Adriana Fossa (assistita dall’Avvocato Giulia Bongiorno), cui era stato contestato lo stesso episodio di corruzione contestato a Paolo Maldini, è stata invece archiviata su richiesta del P.M. Paola Pirrotta.
Roma, 28 marzo 2011 Avv. Daniela Conte RIPRODUZIONE RISERVATA




