“La scomparsa è straordinaria perché lascia speranza: se non si trova un cadavere, la scomparsa lascia libera l’immaginazione, mentre la morte è definitiva! ” Paolo Ventura
Fino al 13 Ottobre, il Mart (www.mart.trento.it) ospita una mostra incredibile. Quella dell’artista Paolo Ventura che per il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto lavora sul tema della Prima Guerra Mondiale come rappresentazione della memoria. La mostra è composta da due serie di fotografie, che verranno poi raccolte nelle pubblicazioni “Il pittore futurista” e “Il mago”, edite da Danilo Montanari. Seppur impalpabili come sogni, le immagini nate dalla poetica di Ventura hanno la forza popolare ed evocativa delle tavole utilizzate dai cantastorie. Fotografie frutto di una meticolosa messa in scena, rappresentano dei “ricordi possibili” in bilico tra memoria e immaginazione. L’artista impersona il protagonista della storia in fondali dipinti da lui stesso che danno vita a un racconto sospeso temporalmente, come accade al circo, nei luna park o nelle rappresentazioni dei burattini. Una città, riconoscibile come una Milano “sironiana”, è la quinta teatrale in cui il protagonista. il “mago”, dà spettacolo controllando la scomparsa e ricomparsa di un bambino, destinato misteriosamente, negli scatti finali, a scomparire davvero nella nebbia. La suggestione creata delle fotografie dell’artista muove un senso di aspettativa sulle vicende che riguardano il tempo, l’infanzia, l’innocenza, la guerra, il mistero. I progetti di entrambe le serie sono fortemente legate al profilo della sede espositive: “il mago” è il nomignolo con il quale viene ancor oggi ricordato Fortunato Depero.
di Sonia Rondini