E' un annuncio dell'ultima ora, il Papa si dimette. Benedetto XVI ha annunciato: «Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino».
Il 28 febbraio Ratzinger lascerà il pontificato. Le dimissioni del Papa sono state date da Ratzinger in persona, in latino. Nel dare l'nnuncio delle sue dimissioni Papa Benedetto XVI dichiara: «Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa» e continua dicendo: «Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede - spiega il Pontefice - per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato». «Per questo - aggiunge -, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro».
Ecco il video tratto da Youtube delle dimmissioni del Papa Benedetto XVI
Ecco il testo del discorso delle dimissioni del Papa in Latino
DECLARATIO DEL SANTO PADRE
Fratres carissimi
Non solum propter tres canonizationes ad hoc Consistorium vos convocavi, sed etiam ut
vobis decisionem magni momenti pro Ecclesiae vitae communicem. Conscientia mea iterum
atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente
aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum.
Bene conscius sum hoc munus secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et
loquendo exsequi debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo nostri temporis
rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei perturbato ad navem
Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum Evangelium etiam vigor quidam corporis et
animae necessarius est, qui ultimis mensibus in me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam
ad ministerium mihi commissum bene administrandum agnoscere debeam. Quapropter bene
conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris
Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commissum renuntiare ita ut a
die 28 februarii MMXIII, hora 29, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad
eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse.
Fratres carissimi, ex toto corde gratias ago vobis pro omni amore et labore, quo mecum
pondus ministerii mei portastis et veniam peto pro omnibus defectibus meis. Nunc autem
Sanctam Dei Ecclesiam curae Summi eius Pastoris, Domini nostri Iesu Christi confidimus
sanctamque eius Matrem Mariam imploramus, ut patribus Cardinalibus in eligendo novo Summo
Pontifice materna sua bonitate assistat. Quod ad me attinet etiam in futuro vita orationi dedicata
Sanctae Ecclesiae Dei toto ex corde servire velim.
Mentra la traduzione in italiano del discorso delle dimissioni del Papa è:
Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per
comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per
l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono
ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non
solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di
oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della
fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore
sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da
dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo,
ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero
di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile
2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro,
sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del
nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete
portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo
la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la
sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere
il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore,
con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.