Primo giorno da Pontefice e vescovo di Roma per Papa Francesco I, che ha subito conquistato il cuore dei cattolici e non solo. Ancora non si è spento l’entusiasmo per Bergoglio, la cui salita al soglio di Pietro è stata festeggiata in tutto il mondo, da Città del Vaticano all’Argentina, orgogliosa di aver dato alla Chiesa il primo Papa americano della storia.
Francesco I è stato salutato come una ventata di novità all’interno della Chiesa. Anche il nome prescelto rompe con ogni tradizione precedente e richiama ai valori di povertà, semplicità e radicalità del Vangelo proclamati da San Francesco nel 1200. Ma oltre ad essere un Papa pastore, che ha vissuto a contatto con le realtà concrete dei fedeli e ne comprende le esigenze, Bergoglio è anche un Papa gesuita (il primo della storia) e quindi garante dell’integrità liturgica e dottrinale della Chiesa. Una scelta, insomma, che pare accontentare tutti.
Appena eletto, Francesco I ha rivolto un pensiero al suo predecessore, Benedetto XVI, compiendo un grande gesto di umiltà. Con molta probabilità, il nuovo Pontefice si recherà in visita a Castel Gandolfo, residenza del Papa emerito, stesso nella giornata di oggi. Nel suo discorso inaugurale, Francesco I ha parlato anche di evangelizzazione, un cammino da compiere insieme ai cristiani di tutto il mondo in un clima di fratellanza, fiducia e amore.
Questa mattina Papa Francesco si è recato nella Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare la Madonna, come aveva annunciato ai fedeli dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana di San Pietro subito dopo la sua elezione. È stato un momento di intimo raccoglimento, ma il nuovo Pontefice non ha perso l’occasione per parlare ai confessori della Basilica chiedendo di usare misericordia verso le anime. «Ne hanno bisogno», ha detto.
BIOGRAFIA – Il nuovo Pontefice Jorge Mario Bergoglio, gesuita argentino, finora arcivescovo di Buenos Aires, Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, da una famiglia di origine piemontese. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L’11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo «San José» di San Miguel.
Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo «San José», di San Miguel, dove ha conseguito la laurea. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote.
Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell’Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale.
Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale. Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino. Diventa così Primate d’Argentina. Dal 6 novembre dello stesso anno è anche ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito. Da Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino.
Da Cardinale è stato Relatore Generale aggiunto alla 10ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001). Ha partecipato ed è membro del Consiglio post sinodale dell’XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dal 2 al 23 ottobre del 2005.Ha partecipato nel Conclave del 18 e 19 aprile del 2005, dove si è classificato secondo dietro Benedetto XVI.