L’Angelus di papa Francesco è stato, come sempre, dedicato agli ultimi e a tutte le sofferenza e i problemi che affliggono l’umanità. Papa Francesco ha parlato di “triste realtà in cui riconoscersi”, in riferimento ai milioni di profughi e di famiglie in fuga dai loro paesi per guerre, pericoli e fame.
“Quasi ogni giorno la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie”, ha aggiunto il pontefice, che ha spiegato come anche trovando lavoro, non sempre queste “trovano accoglienza vera, rispetto, apprezzamento per i loro valori”.
Papa Francesco ha poi parlato di come “Dio ha voluto nascere in una famiglia umana, ha voluto avere una madre e un padre, come noi”, ricordando quindi l’importanza sacrale della famiglia, proprio nel giorno in cui la Chiesa festeggia la “Santa Famiglia”. Papa Francesco ha anche recitato, per l’occasione, una preghiera composta da lui sulla famiglia.
Sempre parlando della famiglia, il Pontefice ha ricordato “gli esiliati” all’interno delle famiglie stesse, come gli anziani, che “a volte vengono trattati come persone ingombranti. Molte volte penso che un segno per sapere come va una famiglia è vedere come si trattano in essa i bambini e gli anziani”.
Un altro appello alle famiglie è quello di vivere in semplicità e di prendere coscienza dell’importanza che hanno “nella Chiesa e nella società”.
La preghiera recitata da papa Francesco per le famiglie, scritta da lui e qui riportata integralmente: Gesù, Maria e Giuseppe, – è la preghiera composta da papa Francesco – in voi contempliamo lo splendore dell’amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen”.