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Papa Wojtyla, perchè Santo subito

Creato il 09 maggio 2011 da Lupoantonio

Papa Wojtyla, perchè Santo subitoIl primo maggio 2011 alle ore 10.37 Papa Benedetto XVI proclamava il suo predecessore “Papa Giovanni Paolo II” Beato dinanzi ad almeno un milione di fedeli, senza contare i media che trasmettevano in diretta l’evento. Sei anni fa Papa Wojtyla rendeva lo spirito a Dio la sera della vigilia della Seconda Domenica di Pasqua ed è questo uno dei motivi per cui è stata scelta la data del Primo Maggio per la beatificazione.

Alla morte di Papa Wojtyla moltissimi furono i fedeli che si recarono a Roma per rendergli omaggio e tra la folla spiccavano numerosi striscioni e cartelli che lo nominavano “Santo Subito”. Molti fra coloro che non hanno conosciuto l’operato del Papa o che non sono cattolici e quindi non hanno seguito la sua storia, si chiederanno

come può una sola persona attirare a sé tanti fedeli, anche anni dopo la sua morte. E come mai così tanti fedeli l’hanno definito Santo subito.

C’è da dire che la figura di Karol Wojtyla è considerata il simbolo di una vita spesa per gli altri nonostante le sofferenze della malattia che lo colpì nel 2001, e ciò, incarnato nella figura del Vicario di Cristo, del Vescovo di Roma, del Capo della Chiesa, è senza dubbio un segno tangibile della forza della fede. Inoltre è stato il faro che ha guidato i fedeli durante il suo pontificato (e per molti lo è tuttora).
Tanti sono stati i giovani che Wojtyla ha chiamato a sé, così tanti che nacque addirittura il termine “papaboys” per via di tutti i giovani e giovanissimi che lo seguivano e che accorsero in massa al Giubileo.

Eppure per essere realmente obiettivi bisogna anche mostrare quelle che sono le defaiances di un uomo tanto virtuoso, il quale in un pontificato lungo 27 anni non poteva non ricevere qualche critica.
Alcuni dei più grandi attacchi che gli sono stati mossi sono sul piano politico: come capo di uno Stato è assolutamente normale che egli abbia avuto interessi politici, ma molti osservatori sono rimasti perplessi per le sue simpatie nei confronti delle dittature di destra.
Vero è che da giovane Karol aveva vissuto in prima persona le sofferenze causategli dalla dittatura comunista presente nel suo Paese, ma è anche vero che la stretta di mano al dittatore Pinochet lascia attoniti molti tra fedeli e non, che si aspettavano, da una persona che ha sofferto a causa di una dittatura, un trattamento diverso nei confronti di quel dittatore.

Altra critica mossa a Papa Wojtyla fu la beatificazione nel 2000 di Pio IX, pontefice ricordato da molti per aver sostenuto che “la schiavitù non è del tutto contraria alla legge divina. Secondo la legge naturale e divina uno schiavo può essere venduto, acquistato, scambiato o regalato”. Ed anche per il Sillabo, o ancora per aver posto l’imprimatur alle istigazioni di odio razziale diffuse da Civiltà Cattolica (dove si sosteneva che il giudaismo prevedeva sacrifici umani o che il pane azzimo degli ebrei era impastato col sangue dei cristiani).
Molte altre sono le critiche ma la maggior parte sono davvero prive di fondamenti solidi e quindi non sono da prendere in considerazione. E’ però fuori da ogni dubbio che una personalità come Giovanni Paolo II sia stata comunque di grande forza e carisma.

Quello che è importante vedere è che, senza nulla togliere ad un uomo che per molti aspetti merita appieno la beatificazione (ed in futuro forse anche la santificazione), è però altresì giusto mostrare, per la massima trasparenza, non solo le luci ma anche le ombre di colui che da alcuni viene già definito il “Santo del popolo”.

Written by Rossella Vicidomini



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