Se ne potrebbero scrivere di cose, di impressioni visive, di associazioni mentali, di idee richiamate o formulate ex novo, di battute su immagini inusitate. Ho deciso però di lasciar parlare le immagini e lasciare che ognuno ci veda quello che preferisce. O anche un bel niente. Da parte mia, dopo averci ragionato su, vi dirò che, anche qualora sotto le zampe non dovesse crescere nessuna pianta nuova, credo che, messa davanti ad una scelta, preferirei, in fondo in fondo, il bianco delle ossa, in tutta la sua desolazione e gli occhi aperti a guardare oltre le sbarre.
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