Dal Capitolo 5 del Vangelo secondo Matteo
VV 33- fine
Sulla sacralità del giuramento
“Avete anche inteso ciò che fu detto
Ai vostri avi antichi: Non spergiurare,
ma adempi col Signore Benedetto
i tuoi giuramenti; non devi fare
infatti né giuramento nè appello:
non per il cielo, perché è l’altare
di Dio; non per la terra, che è sgabello
dei suoi piedi, non per la città ‘n festa,
Gerusalemme, che del re è ‘l bello!
Non giurare neppur per la tua testa,
perché non devi sentirti potente
al punto che essa in guisa manifesta
tu possa trasformare solamente,
e per un sol capello in bianco o nero!
Avete inteso dir ‘Dente per dente
E occhio per occhio!’ Ma a onor del vero
Vi dico di non opporvi al malvagio,
anzi se uno la guancia destra invero
ti percuote, tu porgigli a suo agio
l’altra guancia; e se taluno ti vuol
costringere ad andar con lui adagio,
vacci di buona lena! E tu stuol
di beni lascia a chi ti vuol portare
in giudizio per poco, anche se duol!
Dà a chi ti domanda e non voltare
Le spalle a chi desidera da te
Dei soldi! Avete inteso narrare:
‘Amerai il tuo prossimo e odierai chi è
Tuo nemico’; ma io vi dico: amate
I vostri nemici e pregate per
Chi vi perseguiterà, perché siate
I figli del Padre Vostro Celeste
Che col sole le cose ha illuminate
Sulle teste malvagie e sulle teste
Dei buoni e fa piovere sugli ingiusti
E sui giusti! Quale merito avreste
Infatti voi ad ammirar gli augusti,
che a volta lor vi fanno belli e sani?
Provatevi a lodare i non venusti!
Se fate come fanno i pubblicani,
che ossequiano i parenti diretti
soltanto, il vanto qual è? I pagani
fan lo stesso! Siate dunque perfetti
com’è perfetto il Padre mio celeste!”
Questi che qui ho scritto sono i detti
perchè le anime stian sempre deste!