Dal Vangelo secondo Marco
Cap. 14
VV 1-2
Congiura del Sinèdrio
Ricorrevala Pasquae, dopo due
giorni, gli Azzimi. Gli scribi ed i grandi
sacerdoti volevano le Sue
mani afferrare ed i Suoi piedi, blandi,
legare con l’inganno, perché poi
l’avrebbero ucciso! Gli alti comandi,
però, così dicevano: – “ A noi
non ci conviene afferrarLo durante
la festa, perché il popolo, coi
Suoi amici, un tumulto per scusante
Potrebbero causare!” E così
Decisero di rinviar l’istante!
VV 3-9
Maria alla cena di Betania
Trovandosi a Betania da Simone
Il lebbroso, mentre erano seduti
A tavola, venne con l’intenzione
Di lavare, dopo averli imbevuti,
i capelli di Gesù, una donna
con un di quei profumi conosciuti
per il loro gran valore! S’indonna
di Gesù, spargendoGli sulla testa
nardo odoroso, al punto che s’assonna
quasi il Maestro!Lo spreco e la festa
non piacquero però ai Suoi discenti:
- “ Se colei non avesse così lesta
rotto il vaso d’alabastro, gli unguenti
ivi tenuti avremmo, per trecento
e più danari venduti, e contenti
sarian stati i poveri!” Il lamento
giunse all’orecchio di Gesù che disse:
- “ Perché vi causa scandalo l’evento?
D’esso, per sempre, fra ordinate e ascisse
Ove spazio troverà il mio Vangelo,
si parlerà, fra quelli che ella visse!
Quanto ai più poveri, col vostro zelo
Potrete sempre, con azioni buone,
aiutarli, senza che sia di velo
l’occorso, ma caso mai, l’intenzione
vostra, chè li avrete sempre con voi!
Lasciatela dunque fare: l’unzione
Del mio corpo, per quanto accadrà poi,
è necessaria! Godete con me,
perché presto sarò preso dai goi!”
VV 10-11
Il tradimento di Giuda
Or, Giuda Iscariota si recò
Da quei del Sinedrio per consegnarLo
A loro. Caifa se ne rallegrò
Coi suoi e gli promise di premiarlo
Con dei soldi. Intanto egli cercava
Un’opportunità per indicarLo
Agli sbirri di quella gente prava!
VV 12-16
Preparativi per l’ultima cena
Il primo giorno degli Azzimi, giorno
In cui si immolala Pasqua, i discenti
Gli chiedono: – “ Dove vuoi che d’attorno
Predisponiamo pei festeggiamenti
Della Tua Pasqua?” Inviò allora
Due dei Suoi dicendo loro: - “Attenti,
come arrivate in città, di buon’ora,
vi imbatterete in un uomo che porta
una brocca d’acqua; anche se ignora
tutto, seguitelo, dopo una corta
distanza, entrate con lui nella casa;
dite al padrone che Gesù lo esorta:
‘ Dov’è la sala, chè non sia inevasa,
ove Egli adempia la santa funzione
della Pasqua coi discenti?’ Evasa
sarà tale richiesta dal padrone,
che mostreravvi un cenacolo al piano
di sopra, grande e provvisto, a ragione,
di quanto vi occorre! Di vostra mano
apparecchiate per noi!” Essi andarono:
giunti in città, trovarono de plano,
come avea detto! Ivi prepararono
onde la sera immolarela Pasqua!
VV 17-21
Il traditore è a mensa tra i dodici
Venuta la sera, Egli arrivò coi
Dodici. Ora, mentre erano a mensa
E mangiavano, Gesù disse ai Suoi:
-“ In verità vi dico, c’è chi pensa,
tra di voi, di tradirmi. Uno che
sta mangiando con me!” Pensa e ripensa,
contristati, essi chiesero: – “ Chi è?
Son forse io?” Ma Egli rispose loro:
-“ Uno che mette la mano con me
Nel mio piatto!Me ne andrò, non lo ignoro,
poiché così sta scritto di me, ma
guai a colui che, senza alcun decoro,
il Figlïo dell’Uomo tradirà!
Meglio per lui sarìa esser mai nato!”
VV 22-25
Istituzione dell’Eucarestia
Poi, mentre mangiavano, Gesù prese
Del pane e, dopo averlo benedetto
Lo spezzò e ai discepoli lo tese
Dicendo: – “ Questo cibo che Io ora metto
Nelle vostre mani è il mio corpo!” Dopo,
prese il calice e, senza aver negletto
di rendere le grazie, con lo scopo
di fare bere tutti quanti, disse:
-“ Bevete questo vino, esso è un tropo
Che rappresenta il sangue della eclisse
Mia, sparso per l’alleanza di molti!
Non attingerò più a tai favisse,
(lo dico perché al vero siate volti),
fino al ricongiungimento con Dio!”
VV 26-31
Predizione dell’abbandono dei discepoli e delle negazioni di Pietro
Uscirono, dopo aver recitato
L’inno e andarono al Monte degli Ulivi!
Gesù disse loro: – “ E’ decretato
‘Il Pastore sarà percosso e privi
Ne saranno i greggi!’ Perciò, voi tutti,
quando avrete di fronte strade a bivi,
sceglierete la via che non ai frutti
del mio albero conduce, ma a quea
che ha i corpi lassi e gli animi distrutti!
Ma vi precederò in Galilea,
dopo che Iö sarò risuscitato!”
Allora Pietro Gli disse: – “Ho idea
Che io, cogli altri, non sarò trascinato
A terra!” Però Gesù l’ammonì:
-“ Oggi, prima che il gallo abbia cantato,
per ben due volte il suon chicchiricchì,
ti dico in verità, m’avrai tradito
e rinnegato per tre volte!” – “ Chi?”-
insistette ancora Piëtro, afflitto
e sorpreso – “ Io Ti sarò professo
anche se dovessi finir perito
con Te!” Gli altri dicevano lo stesso!
VV 32-42
Al Getsemani
- “ Sedete qui, finchè sarò orante!”-
Disse Gesù, quando sentì ‘l momento
della Sua Passione poco distante,
ai Suoi discenti, in un appezzamento
che Getsemani era detto. Con Pietro,
Giacomo e Giovanni, pien di spavento
Prese a sentirsi! – “ State qui diëtro,
voi tre e vegliate! L’anima mia
è triste sino alla morte e sì tetro
è anche il mio cuore! Or vado via,
voi restate qui e vegliate”. Poco
lontano, volse questa litania
a faccia in terra, in quello stesso loco:
- “ Abbà, Padre! Tutto per Te è possibile;
questo calice brucia come un fuoco;
se Tu puoi, rendilo per me imbevibile;
però, non quello che Io voglio, sia fatto,
ma quello che vuoi Tu!” Ristette immobile,
per un po’, pregando, quindi l’anfratto
lasciò, per tornare indietro, trovando
i tre addormentati. – “ Non sei stato
capace di stare un’ora vegliando?”
- disse a Pietro. – “ Vigilate e pregate
per non cadere in tentazione; blando,
anche per le anime bene temprate
è il corpo, debole per sua natura!”
Poi, le parole già sperimentate,
ripeteva nella stessa radura
isolata ove era prima. E ancora,
tornato indietro, avvolti nell’oscura
notte, li trovò dormienti! Allora
li interrogò, ma quelli non sapevano
cosa rispondere, come chi ignora
perché gli occhi ha molto stanchi. E avevano
le palpebre chiuse, come i padroni
di certe ricche magioni solevano
sbarrare la notte i loro portoni,
quando Gesù tornò la terza volta!
Ma Egli non diè loro più scossoni
e gli disse. – “ Sia finalmente accolta
la vostra smania di viver sognando!
L’ora è giunta della penosa svolta:
colui che mi tradisce sta arrivando,
per consegnarmi in mani peccatrici!”
VV 43-52
Il tradimento. Cattura di Gesù
Or, mentre ancora parlava, arrivò
Giuda, uno dei Dodici, accompagnato
Da una turba armata quanto si può
Di spade e di bastoni, con mandato
Dei grandi sacerdoti, degli anziani
E degli scribi. Avea concordato,
Giuda, un segnale con quei scalzacani,
dicendo: – “ Quel che bacerò è Lui;
prendeteLo, legateGli le mani
ben forte e conduceteLo ai Suoi bui
destini!” Appena giunto, Giüda
si avvicinò e Lo baciò! Per cui
L’afferrarono e sulla pelle ignuda
Dei polsi, Lo legarono! Or, uno
Di quei di Gesù, la spada denuda
E colpisce con violenza taluno
Dei servi di Caifa con un fendente
Che gli mozza un orecchio! – “ Opportuno
Parvi arrestarmi come un delinquente?”-
disse loro Gesù. – “ Ogni giorno ero
In mezzo a voi, insegnando alla gente
E non mi avete arrestato! Ma è vero
Che devono adempiersi le scritture!”
Allora, abbondonandoLo davvero,
tutti si squagliarono! Vi fu pure
un giovane che Lo seguiva avvolto
in un lenzuolo. Le loro premure
gli rivolsero gli sgherri, ma tolto
il lenzuolo si scoprì che era nudo!
Se ne scappò così, come fu colto!
Capitolo 15°
PROLOGO
Difenditi uomo, che sei innocente!
Io ti ho visto, or sono otto giorni, a dorso
D’una mula, acclamato dalla gente
Semplice e sincera! Questi, che il morso
Vonno per Te, hanno invidia e paura!
E tanto più che mia moglie, nel corso
Della notte ha sognato che sventura
Sarebbe per noi mandarTi a morire!
Difenditi uomo:la Tuacattura
L’hanno voluta quelli che hanno mire
Di comando e potere, e in Te hanno visto
L’ostacolo che gliele può inibire!
VV 1-15
Gesù davanti a Pilato
Come fu giorno, i grandi sacerdoti.
Gli scribi, gli anziani e il Sinedrio, senza
Peraltro dar conto ai diversi voti,
si riunirono con la presidenza
di Caifa! Fu deciso di portare
Gesù da Pilato! – “ Tu, in coscienza
Sei il re dei Giudei?” – Gli chiese con fare
burbero il Procuratore romano!
- “ Tu lo dici!”- rispose Gesù. Tare
Gravi e molte, ripresero de plano,
quei del Sinedrio. Allora Pilato
Lo interrogò di nuovo: – “ Perché mano
Non metti alla difesa e non dai fiato
A discolparTi dalle gravi accuse?”
Gesù, però, non rispondeva affatto,
al punto che Pilato si confuse,
tra sorpresa e rispetto! Si era in festa
di Pasqua, e per non essere deluse
le folle, dato che era manifesta
l’usanza che Pilato liberasse
un carcerato, domandò chi in testa
avessero di liberar le masse!
E loro, alla domanda di Pilato,
istigate dai capi fuöri asse
del Sinedrio, che fosse liberato
Barabba, e non Gesù, a tutta voce
risposero! E Pilato, affacciato,
di nuovo chiese alla folla: – “ Vi nuoce
dirmi che devo fare di Colui
che chiamate il re dei Giudei?” – “ In croce!”-
ripresero a gridare i cuori bui!
E Pilato disse loro: – “ Ma cosa
Ha fatto di male?”- Indi per cui
Quelli gridarono ancora più a iosa:
-“ CrocifiggiLo!”-. Pilato, volendo
Accontentar la gente livorosa,
liberò Barabba! Ed incidendo
per sempre nella storia quel suo gesto,
affidò Gesù alle guardie, venendo
meno all’ obbligo di un verdetto onesto,
mandando sulla Croce un Innocente!
PROLOGO ALL’INCORONAZIONE E ALLA CROCIFISSIONE
Tutto ciò che l’uomo potrà usare
Sarà contro di Te! Vai, Bianco Lirio,
botte ed offese dovrai sopportare!
Vai, Agnello Innocente, al Tuo Martirio
Che ingrato e ignaro l’uomo ha predisposto
Per Te, condannato senza temmìrio!
Dopo saprà che il sangue Tuo è il costo
Versato per la salvezza del mondo!
VV 16-19
L’Incoronazione di spine
Le guardie Lo condussero all’interno,
nel Pretorio, e convocarono tutta
la Coorte.Poiricominciò lo scherno
e il tormento della marmaglia brutta!
Uno Gli mette in testa una corona
Di spine, l’altro uno straccio Gli butta
Addosso per mantello, e c’è chi intona
Cori e inchini di finta reverenza,
sputandoGli addosso; altri ancor l’introna,
colpendoLo con una canna senza
quel riguardo che si darebbe a un mulo!
VV 20-41
La via al Calvario- La Crocifissione- Agonia e morte di Gesù
Dopo averLo schernito Lo spogliarono
E Gli rimisero addosso le vesti.
Lo condussero fuori e prepararono
Per crocifiggerLo! Fra tanti testi
Che osservavano Gesù sul sentiero
Del Calvario, tutti atterriti e mesti,
vi era un certo Simone, uno straniero
della Cirenaïca, fu costretto
a prenderela Croce, chè davvero
Gesù, sotto quel peso, sul Suo petto
Era caduto già più d’una volta,
fino in cima al monte, in un luogo detto
Golgota. Qui, dopo averGli disciolta
La veste, sulla quale poi i soldati
Tirarono la sorte, mirra sciolta
Nel vino, come usava ai condannati
Gli porsero, ma non ne prese! Era
L’ora terza quando gli acuminati
Chiodi, con penetrazione severa,
squarciarono le carni di Gesù!
La scritta sulla Croce era sincera:
- “ Il Re dei Giudei!”-. Chi l’ha messa giù,
forse l’ha fatta per ischerno! Ma
altri l’ha vista con sospetto! Su,
due ladri, hanno crocifisso insieme a
Lui: uno sta a sinistra, l’altro a destra,
adempiendo ciò chela Scritturaha
predetto: ‘ E’ stato messo tra gente estra
nel malaffare!’ Nel frattempo quei
che passavano, peggio che balestra,
con la lingua Gli lanciavano dei
dardi che s’aggiungevano al dolore:
- “ Scendi dalla Croce!” – E un altro: – “ Ehi,
-
dico a Te, che del tempio distruttore
Ti sei detto in tre giorni!”- Anche i grandi
Sacerdoti, con sarcasmo e livore,
Lo sbeffeggiavano: – “ Tu, che comandi,
da Re d’Israele, scendi da lì!
Tu che hai salvato tutti i miserandi,
salva Te stesso e i ladroni, così
che vedendo, crediämo!” Ma all’ora
nona Gesù esclamò: – “ Eloì,
lema sabactàni!”- Che per chi ignora
l’Aramaico, vuole dire: – “ Mio Dio,
perché mi hai abbandonato!”- Allora,
uno di quelli presenti disse: – “ Io
dico che Egli chiama Elia!”- Un altro empio
corre, mentre già si ode il brontolìo
che sta per squarciare il velo del tempio,
mestte una spugna in cima ad una canna,
e, avendola empita d’aceto, scempio
alle labbra aggiunge, a Chi già s’affanna
nell’ora estrema! Infatti la mente
Sua, dopo un ultimo grido, s’appanna
Per sempre! Il Centurione, talmente
Fu colpito da quella morte strana
Che disse: – “ Quest’uomo era veramente
Figlio di Dio!”- Vi erano alla lontana,
alcune donne discoste, che avevano
Visto tutto, di quella scena insana!
Erano Galilee e L’assistevano,
in patria, ovunque, ed in Gerusalemme!
VV 42-fine
Sepoltura di Gesù
Essendo già sopraggiunta la sera,
un certo Giuseppe d’Arimatea,
membro distinto del Consiglio, che era
speranzoso anch’ei nella fede ebrea
predicata da Gesù Cristo, dato
che era prossima la festa giudea
(l’indomani infatti sarebbe stato
Sabato di Pasqua), venne in città
E si presentò dinanzi a Pilato.
Sprezzante del rischio e d’ogni viltà
Gli chiese di dargli il corpo del Cristo!
Nel dubbio che non fosse morto già
Chiese al Centurione s’avesse visto
L’evento e, udito che tal L’avea scorto
Coi suoi occhi, diede a Giuseppe il visto!
Egli, avendo scavato in un suo orto
Una roccia, per farla a sepoltura,
vi depose il corpo di Gesù morto,
non prima d’averLo avvolto con cura
in un candido lenzuolo comprato
ad hoc! Ei sigillò, come chi mura,
perché mai più l’interno sia mostrato,
il selpocro di Gesù con un masso!
E tutto dalle donne fu osservato!