Ancora fino a domani, in risposta all’istituzionale Artissima, il quartiere più multietnico di Torino, San Salvario, alle spalle della stazione Porta Nuova, si trasforma in un palcoscenico dell’arte contemporanea indipendente e della creatività, coinvolto e stravolto da Paratissima.
Ogni luogo diventa utile a questo evento off: locali, ristoranti, gallerie, negozi. Ma anche i muri delle case, i cortili interni, le stesse strade e le piazzette. Perfino un cinema a luci rosse, il Maffei, diventa luogo d’esposizione; l’asilo Bay, simbolo della multiculturalità di Torino, che presenta i lavori dei bimbi realizzati con gli artisti del quartiere; gli ex Uffici FIAT di Corso Marconi 10, diventati per l’occasione una sede espositiva per artisti internazionali.
Gli spettatori – tantissimi e giovani, molti gli stranieri – girovagano per strada, seguendo la cartina degli eventi o più facilmente perdendosi tra i vicoli tra esposizioni e performance. In ogni angolo si intravedono capannelli di persone e altro non resta da fare che buttare un occhio, lasciarsi guidare dalla curiosità.
Paratissima è uno degli eventi più ricchi di energia e frizzanti che avvengono in città.
Davvero, per un lungo weekend, non sembra nemmeno di essere in Italia.
PS per capire come può nascere un evento di Paratissima, potete buttare un occhio al gruppo Me ne frigo, su Fb. Qui sopra, il mio scatto preferito.