Sfila nella terza giornata di fashion week parigina Balenciaga con una collezione, la terza con Alexander Wang alle redini della maison, dalle forme rigorose e volumetriche. Ricerca dei materiali, sperimentalismi e attenzione all’heritage del marchio sono gli elementi cardine dell’autunno inverno 2014 2015 portato in passerella dal talentuoso designer. L’ispirazione è futuristica ma con quel tocco di sportswear eseguito con rigore e con l’approccio squisitamente contemporaneo che caratterizza lo stilista americano. Gli abiti hanno una costruzione architettonica che esplode nelle forme a uovo dalle spalle tonde e importanti. I pantaloni sono super skinny e impreziositi da giochi decorativi di zip per una silhouette estremamente moderna.
Ann Demeulemeester è alla prima collezione senza Ann. Sfila la collezione nata dall’unione delle menti creative di tre giovani designer che per anni hanno lavorato al fianco della stilista. Mirjam van den Akker, Sébastien Meunier e Patrick van Ommeslaeghe aprono un nuovo capitolo per la maison e portano in passerella una collezione che sembra voler celebrare lo stile e l’estetica della Demeulemeester. E allora capi rubati al guardaroba maschile vengono rivisti nella silhouette con i tagli a sbieco, le tuniche sono asimmetriche e gli abiti fluidi e drappeggiati. La palette cromatica si riduce all’utilizzo del nero con qualche tocco di bianco.
Se fino a questo momento Olivier Rousteing per Balmain aveva tratto ispirazione dagli archivi, per l’autunno inverno presentato a Parigi cambia registro e si rifà a ciò che accade oggi e che coinvolge la generazione contemporanea in una celebrazione della libertà e della self-confidenze propria delle donne moderne. Largo spazio alla sperimentazione decorativa con embellishments e ricami su capi dalle spalle importanti e con la vita strizzata che sottolinea una silhouette a clessidra enfatizzata da giochi di peplums che sottendono gonne strette a matita. Le Sahariane in nappa hanno proporzioni generose e sono portate su cargo pants in satin fluido. Giochi di texture e di passamanerie impreziosiscono gli abiti dalla linea sottile.
S’intotola Moody Women la sfilata di Rick Owens per cui sono scese in passerella tutte le donne, amiche, modelle, muse che gli sono state vicino in questi anni di successi. Una sfilata ipnotica con un casting spettacolare che incalza a ritmo conciso, con passo veloce, sprigionando grande energia e sublime eleganza. I cappucci scolpiti in duchesse di seta e i cappelli conferiscono un’allure rituale ed esoterico. I materiali sono soffici e flessibili e ammorbidiscono i volumi strutturati e scolpiti. I cargo leggings in nappa di ispirazione bondage hanno un’aura punk- rock dalla forza perversa. La palette di colori si spinge dal perla al rosso sangue.
Alber Elbaz per Lanvin crea una collezione dallo stile assolutamente riconoscibile, pensata per donne moderne, eleganti e femminili. Nessun ripescaggio dagli archivi della maison ma qualche riferimento al passato, quello sì. E lo ritroviamo negli abiti dalle lunghezze anni ’20 o nei maxi trench che profumano di anni ottanta. Il designer, dunque, parte dal passato per delineare una collezione moderna, semplice, che si caratterizza per quel taglio perfetto proprio del DNA di Lanvin. I volumi sono studiati nel dettaglio e prendono vita tra drappeggi e tagli a sbieco, asimmetrie e ruches. Le silhouette ora seguono le linee del corpo con abiti di raso impreziositi da perle e piume, ora si fanno over con maxi coat e pellicce oversize. Non mancano i classici abiti dalla linea ad A. A completare la collezione accessori preziosi: dai capelli con piume applicate ai maxi gioielli, dalle borse squadrate in pelle alle clutch, dai sandali dal tacco scultura ai boots con allacciature maschili.
Mara Franzese