Apre l’ultima giornata di Paris Fashion Week il nuovo corso di Louis Vuitton con Nicolas Guesquière alle redini dopo l’addio di Marc Jacobs.
È un ingresso garbato e non urlato quello del designer che inaugura una nuova Era in casa Vuitton e fa sfilare in passerella una collezione portabile e vendibile che trova nel mercato il proprio destinatario, in barba a ciò che accadeva pochi mesi fa quando Balenciaga lo sostituiva con il giovane Wang, rimproverandogli di non essere abbastanza commerciale. E allora in un labirinto di luci sfilano silhouette confortevoli dal gusto minimal ed essenziale perfette per una donna contemporanea. Tra pantaloni neri sottili dal taglio a vita alta e quelli crema con stampe floreali, gonne a trapezio abbinate a maglioni-gilet, trench e cappotti cammello dal sapore swing, abiti damascati e giacche maschili, i veri protagonisti restano gli accessori, core business del marchio, con le borse re-immaginate in pelle trapuntata e tweed. Nessuna ispirazione particolare ma una rivisitazione moderna dell’estetica degli anni ’70 per una collezione senza tempo che si spoglia dell’iconico monogramma e di qualsiasi contorno, niente più giostre o stanze d’albergo, ma solo l’essenzialità dell’abito, ricco dei suoi dettagli e di minuzie di particolari.
Il Made in Italy, ancora una volta, conquista Parigi, grazie alla regina della moda nostrana, Miuccia, che fa sfilare una collezione luminosa e ottimista per Miu Miu. Tra tonalità pastello, fantasie glitterate e quel pizzico di malizia che non guasta, l‘autunno inverno 2014 2015 viene indossata da ragazze della porta accanto che sfilano a Mode à Paris con giacche a vento trapuntate dal taglio sportivo, grandi cappotti maschili, camicie pastello e mini abiti dai colori accesi, indossati con stivaletti in PVC trasparenti, décolleté metallizzate, sandali o stivali da pioggia. Allo studio delle forme la stilista stavolta preferisce la ricerca e l’uso attento dei materiali.
A spegnere i riflettori sulla Fashion Week parigina Hermès con la sua collezione per la prossima stagione fredda. Il direttore creativo Christophe Lemaire porta in passerella una collezione pensata per una donna di classe che vuole essere perfetta in qualsiasi situazione. Va in scena allora la semplicità che si fa eleganza tra abiti che ricordano i caftani e altri a fantasia, cappotti double-face e oversize, capi in pelle, soprattutto in coccodrillo, e stampe foulard, vero fiore all’occhiello della casa di moda francese. Le linee sono semplici e asimmetriche, i volumi molto ampi e i tessuti avvolgono completamente la figura femminile ma si strizzano in vita grazie alle cinture sottili che stringono le forme mettendo l’accento sul punto vita. Spogliati di qualsiasi sovrastruttura i capi Hermès sono sobri e minimali. Tutto è ricercato e pensato per esaltare la bellezza femminile senza tempo di signore perbene e sofisticate.
Mara Franzese