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Parlare con i bambini della democrazia che (non) è uguale per tutti

Da Jessi

Oggi vorrei parlarvi di un libro che mi ha molto sorpresa, perchè è datato 2002, ma sembra scritto oggi. Mi sembra particolarmente importante per chi insegna, ma anche per i genitori, perchè discute il concetto di democrazia nella storia, attraverso esempi concreti, per capirne a fondo i meccanismi e le possibilità di evoluzione. Non è un libro difficile anche se ricco e sicuramente complesso: non è un libro da bambini, però per i bambini sì, a mio avviso, nel senso che merita leggerlo per poter discutere con loro, al momento opportuno, la complessità di un discorso che ci riguarda tutti molto da vicino. Il libro è “Critica della retorica democratica” di Ludovico Canfora, Edizioni Laterza, 2002.

La democrazia fin dalla sua nascita, di solito collocata nell’antica Grecia, nasce imperfetta e forse è per questo che sempre nella storia, e anche oggi, ai nostri occhi può apparire perfetta, nella sua incompiutezza. L’etimologia descrive il ‘potere del popolo’  (δῆμος (démos) popolo e κράτος (cràtos) potere), ma chi sia il ‘popolo’ e come possa esercitare il suo ‘potere’ cambia secondo i tempi e i luoghi: nell’Atene del V secolo non erano popolo i giovani gli schiavi gli stranieri e le donne. In molte società, le donne hanno avuto diritto al voto solo di recente con esempi a limite (il 2006 per gli Emirati Arabi Uniti). I sedicenni, in Toscana, hanno appena avuto il riconoscimento della possibilità di votare, anche se per ora solo in determinate occasioni. E anche oggi, molte delle democrazie “non sono che oligarchie, con un piccolo gruppo di privilegiati che sfruttano le masse. Questa nuova classe è sterile, non rende alla società servizi proporzionali ai privilegi di cui gode.” Tra queste oligarchie, come sappiamo, entrano sempre con maggiore forza “organismi sovra-nazinali e non elettivi quali la Banca Europea o il Fondo Monetario.”

Il problema, secondo l’autore, è capire “quali sono le regole secondo le quali regnano, qual è, per la collettività, il prezzo e quale il profitto di questo regime.” Quali sono i costi e quali sono le alternative, che ruolo ha l’educazione in un meccanismo tanto complesso che, se si riduce alla legge dei numeri, alla legge del più forte, di chi ha ‘la maggioranza’, rende vano il sacrificio di Socrate, ucciso propio ‘a maggioranza’ e non per gravi colpe commesse ma perchè portatore di un pensiero diverso. Le sue ultime parole furono piene di saggezza “E mi condannerete a morte tranquillamente, e poi, tutto il resto della vostra vita, seguiterete a dormire.”

Perchè non sia così, mi sembra che possa ricavare da questa lettura, è importante recuperare un altro senso della parola δῆμος (démos), popolo: noi.

Avete altri suggerimenti di letture sulla storia della democrazia, libri per grandi ma anche per piccini? Mi piacerebbe se insieme riuscissimo a mettere insieme un po’ di letture! Se ne avete parlato o letto nei blog, mettete qui i link? Grazie, un augurio carissimo di buon week end!!

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Questo post partecipa, al Venerdì del libro, appuntamento nato da un’idea di Paola di Homemademma che sta anche organizzando una biblioteca virtuale raccogliendo su Anobii tutte le proposte, a questo link. Gli altri apppuntamento a cui ho partecipato li trovi qui.


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