Le femmine erano abituate al loro compito e non se ne lamentarono fino al giorno in cui, derise per aver provato a fare cose ‘da maschio’ non decisero di andarsene, con bonobini e bonobine, per fondare una comunità dove fossero libere di fare ciò che volevano, senza essere giudicate:
Via da qui!
Nella nuova comunità, ognuna di loro poteva dedicarsi a quello che le piaceva, poteva scegliere cosa indossare, poteva suonare o dipingere e ognuna pensava per sè e per gli altri, aiutando le amiche con i cuccioli:
La vita come la scelgo
I maschi furono nei guai: non abituati ad occuparsi di sè, dovevano imparare tutto da capo. E così, anche per loro iniziò una nuova vita, in cui imparare ad essere più autonomi. E così, alla fine, si ricongiunsero alle compagne non perchè ne dipendessero, ma perchè stando tutti insieme le possibilità da esplorare diventano ancora più numerose:
Tutti liberi, tutti insieme
Questo libro ci è arrivato qualche giorno fa da una carissima amica, che l’aveva a sua volta comprato per la figlia poco più grande di Bibì, e che adesso lo passerà al fratellino. Perchè in queste storie possiamo riconsocere oltre alla storia e le aspirazioni delle donne, le singole storie di donne che conosciamo, di donne che siamo, di donne e uomini che forse vorremmo essere e che non sempre la nostra società è pronta a sostenere. Per leggere con i vostri figli e le vostre figlie questa e le altre splendide storie, ecco i dati del libro:
Titolo: Rosaconfetto e le altre storie
Autore: Turin Adela
Data: 2009
Editore: Motta Junior (collana I velieri)
Questa recensione ha una dedica, perchè il discorso è tornato fuori in questi giorni con Michela in occasione del suo primo giveaway.
Questo post partecipa al Venerdì del libro, appuntamento nasto da un’idea di Paola di Homemademma che sta anche organizzando una biblioteca virtuale su Anobii, a questo link.
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