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Parliamone | Morti insuperabili – Arthur Pendragron

Creato il 14 gennaio 2015 da Parolepelate

Vi è mai capitato di affezionarvi ad un personaggio? Di soffrire e gioire con lui? A me si, innumerevoli volte. La lista è così lunga che non riesco a vederne la fine.
Ma, ahimè, non tutti hanno il privilegio di avere un happy ending. Alcuni soffrono per tutta la loro vita, incontrano l’amore della loro vita e periscono in modo orribile.
Oggi sembra quasi una moda, gli scrittori uccidono con più facilità. Anzi, credo che sia diventato una sorta di incentivo per avere successo. Scrittori come la Rowling e Martin hanno riempito cimiteri, spezzato i nostri cuori e ucciso i nostri eroi. Ma abbiamo smesso di leggere le loro storie? No, anzi. Io leggo il Trono di Spade per sapere chi sarà la prossima vittima della penna di Martin.

Mi è stato detto che le morti dei personaggi provenienti da ambienti storici si superano con più facilità, che infondo si sapeva fin dal principio che sarebbero morti… No, sbagliato! Chiunque muoia in questo genere di serie lo resta per sempre, mentre in alcune serie, film e libri di oggi i personaggi hanno la brutta abitudine di risorgere, quindi ci si dispera inutilmente. Quante volte sono morti Dean, Sam e Castiel? Vogliamo parlare di The Vampire Diaries? Nessuno muore mai realmente, o almeno non tutti.

Una delle morti che non supererò mai – ed è passato molto tempo da quando vidi per la prima volta il finale – è quella di Arthur Pendragon.

Parliamone | Morti insuperabili – Arthur Pendragron
Tutti conosciamo le leggende Arturiane, la tavola rotonda, i cavalieri, la spada nella roccia, Merlino, Morgana, Ginevra e Lancillotto. Negli anni ci sono stati cartoni animati come La Spada nella Roccia, libri come Le Nebbie di Avalon e serie tv come Merlin.
Merlin è una serie tv della BBC – e già questo dovrebbe farci capire la portata di angst che si è riversata negli ultimi due episodi – mandata in onda per la prima volta nel 2008 fino al 2012, con la bellezza di cinque stagione da tredici episodi ciascuna. Abbiamo la nostra Camelot, il Re Uther, un principe borioso, narcisista ma coraggioso di nome Arthur, una sorellastra di nome Morgana, e un maldestro mago di nome Merlino.
A differenza di tutte le serie tv nate dalla BBC questa è più per le famiglie, alla fine di ogni episodio si salvano tutti grazie al colpo di genio – o come la chiamo io botta di culo -, sono stati in grado di unire divertimento e tristezza, anche nello stesso episodio.
Arthur è il classico principe – non della Disney – borioso, pieno di se, circondato da belle donne ma allo stesso tempo è fiero, coraggioso e si, ammettiamo bellissimo. Il suo punto debole? All’inizio avrei detto le donne, visto che sono l’arma più usata per creare scompiglio a Camelot, ma dopo cinque stagioni e vari rewatch posso affermare con sicurezza che la cosa a cui tiene di più, il suo tallone d’Achille sia il suo popolo.
Arthur è sempre stato in prima linea per sconfiggere creature mitologiche, maghi e streghe con l’intento di distruggere Camelot, anche a costo di rischiare la vita e questo lo sappiamo bene. Arthur è, forse, il personaggio che ha rischiato di morire più di ogni altro, ma ha sempre avuto Merlin al suo fianco.

Parliamone | Morti insuperabili – Arthur Pendragron

“Ve l’ho detto, voi siete un asino… Solo che non sapevo che foste uno di quelli reali.”

Diciamo che la loro amicizia non è iniziata nel più canonico dei modi – Merlin alla gogna e Arthur sempre troppo diffidente – e Arthur ha iniziato a fidarsi solo dopo molto tempo, ma alla fine ci sono riusciti.
Certo, non è una serie perfetta ed ha dei buchi nella trama. Gwen? Gwen, who? Si sono ricordati di lei alla fine, e l’hanno fatta sposare con Arthur per seguire la leggenda ma alla fine la serie ruota intorno al rapporto Merlin-Arthur.
Essendo uno show per famiglie – lo guardava anche mio fratello che era un bambino – nessuno si aspettava la sua morte. Certo. il Drago amava ricordarcelo ad ogni episodio, ma nel mio cuore speravo che non girassero mai quella scena, che facessero finire il tutto diversamente.
Ovviamente, con l’avvento della quinta stagione, sono sorti dei dubbi anche ai più fedeli credenti della sopravvivenza, abbiamo iniziato a pregare e sperare, ma nel momento in cui Arthur è andato a combattere contro Mordred abbiamo capito che non c’erano più speranze… Ma, abbiamo continuato a credere, perchè hanno impiegato cinquanta minuti per farlo morire.

Parliamone | Morti insuperabili – Arthur Pendragron

E’ stata una delle scene più dolorose di tutta la serie. In sessantasei episodi non ho visto nulla di così brutto, come se quegli ultimi cinque minuti li avesse scritti Moffat. Tutto il carico dell’angst trattenuto per intere stagioni è riuscito a fuoriuscire, inondando la 5×13 di dolore ed eterno dolore.
Arthur ferito dalla spada di Mordred – che ovviamente NON era una classica spada che compri dal primo ferramenta che trovi nel villaggio – ed ovviamente Merlin non poteva fare niente… Oh, si avrebbe potuto uccidere Mordred quando era un adorabile bambino, impedendo che tutto quello accadesse, e dare un colpo di mazza in testa a Morgana.
Hanno passato insieme i suoi ultimi giorni di vita, comunicando ed avvicinandosi come mai gli era capitato nonostante Merlin non fosse più solo un servo ma un fedele amico – si, beh più di un amico – e finalmente, dopo anni e anni Merlin riesce anche a confessare il suo vero essere.
Tutto si riduce agli ultimi momenti sulle sponde del Lago, quando Arthur blocca Merlin. Non vuole essere salvato e l’unico desiderio che ha è quello di poter rimanere tra le sue braccia.

Just…just…just hold me. Please.

E da quel punto in poi sono lacrime. Piangevo io, piangevano le mia amiche, piangeva Merlin. In pratica abbiamo ricreato il Lago in casa.
Arthur è riuscito a dimostrare con una sola parola, quanto sia maturato, di come sia cresciuto da quando conosce Merlin e quel grazie vale più di mille parole. E’ un grazie per avermi salvato la vita innumerevoli volte, grazie per aver protetto Camelot, grazie per essermi stato vicino, grazie perchè senza il tuo aiuto Camelot non sarebbe mai stata quella che è ora, grazie per essere qui con me, così non morirò da solo.

Parliamone | Morti insuperabili – Arthur Pendragron
E così, una parte di noi resta con Arthur, su quella barca che spinta dalle correnti sparisce nella nebbia del Lago. Una parte di noi è rimasta lì, distrutta nel vedere Arthur e Merlin costretti a separarsi. Una parte di noi ha aspettato millenni, ed aspetta ancora il suo ritorno insieme a Merlin, che, sempre più anziano, passa davanti le rive del Lago, ed una parte di lui non vorrebbe fermarsi e ricordare.
Ho pianto come non mai, tutt’ora ogni volta che rivedo il finale piango come la prima volta perchè non giusto che ci abbiano costretti a guardare questa fine. Non è giusto che Arthur muoia ogni volta, come se si prendesse gioco dei nostri sentimenti.
Io in questa serie, in questa morte, ho lasciato un pezzo di cuore e probabilmente non mi ricapiterà mai più.

E voi? Avete visto/letto una morte in particolare che vi ha fatto soffrire più delle altre?


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