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Parroco e professore di fisica (1922-2011)

Creato il 18 agosto 2011 da Nesti

don Domenico Magri ricorda don Camillo Giori

Dire don Camillo Giori significa dire alcune cose importanti della sua vita, che ci ha lasciato in eredità e che non vanno disperse.

Intanto bisogna premettere che don Camillo è stato un grande dono della Diocesi di Milano alla nostra Diocesi di Parma, dal momento che si è stabilito a Parma per insegnare fisica all'università: e con onore, per la sua professionalità e competenza scientifica riconosciuta da tutti.

Già, ha fatto l'insegnante universitario. E che c'entra con la missione sacerdotale? Domanda impropria. Un prete è sempre prete anche quando non dice Messa, perchè la Messa del prete non si riduce alla mezz'ora della celebrazione, ma continua nella misura in cui c'è la capacità di celebrarla anche "fuori orario", fuori dalla rubriche liturgiche e in ogni situazione, cioè sempre. E così è stato per don Camillo.

Ma noi tutti sappiamo che lui ha fatto il prete nel senso stretto del termine: questo sacerdote ambrosiano è venuto qui da noi con una straordinaria potenzialità pastorale. E così si è subito prestato a soddisfare tante richieste in questo senso. In particolare per tanti anni ha fatto praticamente da cappellano a don Sergio Sacchi nella parrocchia di S. Maria del Rosario.

E una volta in pensione come insegnante, nonostante l'età avanzata e con l'entusiasmo di un giovanotto, ha strascorso alcuni anni a reggere la Parrocchia di Felegara e poi è diventato parroco di Ramiola, dove per dieci anni è stato amato e quasi venerato per le sue doti di fede, di pastore e di umanità.

Io personalmente ho avuto la confema delle sue doti nell'ultimo periodo della sua vita trascorso a Villa S.Ilario, rifugio caldo e protettivo dei sacerdoti anziani e ammalati: ha dimostrato di essere un gran signore nello spirito e di avere una grande fede, che si intravedeva anche nel suo modo di pregare. A mensa io lo avevo proprio davanti a me: non posso dimenticare il sorriso luminoso del suo volto, un sorriso che mi regalava spesso, nonostante le nebbie che ormai avevano invaso la sua mente, una volta così lucida.

Ma voglio ricordare infine un episodio di alcuni anni fa. Il vescovo mons. Bonicelli mi aveva chiesto di fargli visita a Ramiola, dove eraseguito con ammirevole attenzione dalla cugina Maria. Al mio apparirein Canonica mi ha gettato le braccia al collo, piangendo di gioia e diriconoscenza per questo piccolo gesto di amicizia, ispirato dal vescovo.

Qui c'è tutta la sensibilità e la dolcezza di questo grande prete e grande uomo, che ha rallegrato la vita di tanti di noi.

A lui diciamo una sola parola: grazie!

17 agosto 2011 – don Domenico Magri

Parroco e professore di fisica (1922-2011)

Nell'immagine: don Camillo Giori e S.E. Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma

Medesano – Si è spento don Camillo Giori parroco e professore di fisica
di Roberto Cerocchi

Don Camillo Giori, l’ex parroco di Ramiola è deceduto nelle prime ore di ieri a Parma a Villa Sant'Ilario dov'era ospite da oltre un anno. Oggi dalle 18 sarà possibile rendergli omaggio nella chiesa di Ramiola e alle 20,30 partecipare al santo rosario. Domani alle 10 sarà celebrata la messa funebre per poi essere seppellito nel locale cimitero. Don Camillo era nato a Milano nella parrocchia di Santa Maria alla Fontana il 23 febbraio 1922 e aveva effettuato gli studi nel Seminario di Venegono (Varese). Dopo l’8 settembre 1943 Don Camillo aveva aiutati i partigiani della zona di Milano – per loro era «Don Tino» – ed era stato cappellano della Brigata «C. Berra». Nel 1944 era stato determinante nella fuga di Piero Mentasti componente del CLN e futuro deputato, ricoverato e piantonato nell’ospedale Sant'Anna a Como, facendolo uscire travestito da suora. Ordinato sacerdote il 26 maggio del 1945 dal Beato Cardinal Schuster inizialmente aveva insegnato prima materie letterarie e matematiche al seminario minore di Masnago (Va) e in seguito solo matematica fino al 1953. Nel contempo si era iscritto all’Università di Milano alla Facoltà di Fisica con professori quali Occhialini e Polvani laureandosi in fisica sperimentale nel novembre del 1954. L’allora direttore dell’Istituto Polvani gli aveva proposto di fermarsi ad insegnare nell’ambito universitario. Don Camillo aveva accettato nell’attesa della nomina del nuovo Vescovo e di ricevere direttive. Alla sua nomina, Mons. Giovanni Battista Montini (che diventerà poi Papa Paolo VI) gli aveva convalidato la scelta con un «da oggi don Camillo tu farai il prete insegnando all’Università». Ufficialmente autorizzato don Camillo aveva insegnato fisica dal 1954 al 1961 al Politecnico e all’Università di Milano. Nel 1961 il professor Gigli lo aveva voluto a Parma per attivare i laboratori del corso di laurea in biofisica che ha poi tenuto per tre anni. Venne poi incaricato per vari corsi per futuri fisici, ingegneri e chimici e in seguito nel 1967 raggiunse la libera docenza in fisica generale.

Negli anni '80 era stato nominato alla cattedra di fisica generale in seconda fascia incarico che aveva tenuto fino al 1992 quando, all’età di 70 anni, se n'era andato in pensione. Molto interessanti i suoi lavori di ricerca sull'EPR (paramagnetica ed elettronica) della materia sia allo stato solido che liquido in laboratori di Parma, Germania e Francia. A Parma oltre ad insegnare aveva affiancato per oltre venti anni don Sergio Sacchi in Santa Maria del Rosario. Grazie ad un convegno sulla crescita interiore che aveva seguito nel 1991 a Ginevra aveva girato l’Italia con una serie di conferenze mettendo in luce le relazioni fra fede e scienza. Era stato sostituto del parroco nelle parrocchie parmigiane di San Marco e di Sant'Evasio e poi il 1° novembre del 2000 era stato assegnato come accompagnatore e amministratore ecclesiastico a Felegara per risolvere alcuni problemi che rallentavano la vita parrocchiale. Vi era rimasto fino al 30 settembre del 2001 risolvendo i problemi più urgenti e consegnando poi la parrocchia a don Francesco Ponci.

Il Vescovo lo aveva voluto poi parroco a tempo pieno nella parrocchia di Ramiola e don Camillo aveva ubbidito. Nel giugno 2005 aveva festeggiato  il 60° di sacerdozio. A Ramiola ha lasciato il segno come pastore e amministratore dei beni parrocchiali. La salute era poi venuta a meno e un anno fa era stato costretto a lasciare la parrocchia.

Fonte:
http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/99855/Medesano_-_Si_%C3%A8_spento_don_Camillo_Giori_parroco_e_professore_di_fisica.index.html


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