Alcune domande si pongono in merito al corretto trattamento ai fini Iva di coloro che accedono al regime fiscale dei minimi non solo per la detrazione sugli acquisti ma anche per la compilazione dei registri IVA, le comunicazioni annuali dati IVA, le liquidazioni IVA e le dichiarazioni annuali e a cui si cerca di dare qualche chiarimento in sintesi.
Fermo restando la preventiva verifica dei requisiti per accedere al nuovo regime fiscale dei minimi che avete avuto modo di leggere nella guida fiscale al regime dei minimi qui parliamo degli adempimenti che restano a carico dei minimi nonostante le agevolazioni prevista dalla normativa.
In sintesi sarete esonerati:
- dal pagamento dell'Iva
- dal pagamento dell'Irpef
- dal pagamento dell'Irap
- dei registri delle fatture emesse degli eventuali corrispettivi;
- dall'applicazione della ritenuta in fattura emessa o ricevuta
- dai registri degli acquisti; tranne bollette doganali di importazione;
- dalla dichiarazione e comunicazione annuale IVA;
- dallo spesometro;
- dalla comunicazione delle operazioni con Paesi black list
- dalla tenuta delle scritture contabili, esclusa la conservazione dei documenti ricevuti ed emessi
Tenuta registri Iva sugli acquisti per i contribuenti minimi
Ai fini dell'Iva o imposta sul valore aggiunto ricordo che i titolari di partita iva dovranno comunque predisporre i registri Iva sia per gli acquisti sia per le vendite dove annoteranno le fatture emesse e ricevute. Per quelle emesse ricordiamo a titolo di esempio che non dovrà applicarsi la ritenuta del 5% sugli onorari come prima avveniva per gli ex minimi.
Registro dei corrispettivi
Laddove svolgano delle attività che non richiedano l'emissione di fatture ma siano sufficienti gli scontrini fiscali o richiedano i la compilazione del registro dei corrispettivi allora provvederanno in tal senso in quanto i minimi non sono esonerati dalla compilazione dei corrispettivi.
A tal fine dovrete quindi anche mantenere copia delle fatture di acquisto o vendita e per queste ultime ricordo che dovranno essere numerate progressivamente e che dovranno avere anche tutti i requisiti minimi previsti dalla normativa europea.
Detrazione Iva per i contribuenti minimi
Ai fini della detrazione Iva i contribuenti che aderiscono al regime Iva non potranno portare in detrazione l'Iva assolta sugli acquisti per cui è iportante che qualora doveste decidere se aderire o meno al regime (che ricordiamo rappresenta il regime naturale per coloro che aprono la partita Iva) dovrete valutare anche questo nel calcolo di convenienza. Laddove infatti aveste intenzione di effettuare più acquisti fare una valutazione sull'Iva che andreste a perdere aderendo al regime dei minimi può rappresentare in alcuni casi una detemrinante a non aderire. Immaginatevi il caso in cui nell'attività avete ricavi bassi a costi iniziali per l'acquisto di un macchinario: perdereste l'va detraibile sull'acquisto di quest'ultimo.
Rettifica alla detrazione Iva
Ricordate inoltre non solo la rettifica della detrazione Iva per i minimi che entrano/escono dal regime fiscale come per esempio in quei casi in cui acquistate un bene mobile (che prevede la maturazione dell'Iva quinquennale) mentre eravate in un regime ordinarie e siete successivamente passati ai minimi prevista dall'articolo 19-bis 2 del DPR 633 del 1973 e che vi impone a riversare nelle casse dello stato l'Iva detratta al momento dell'acquisto originario. Lo stesso avrà segno contrario (ossia si potrà chiedere il rimborso) laddove si fuoriesca dal regime e si matura appunto un credito Iva da recuperare.
Elenchi Intrastat
Inoltre dovranno compilare anche gli elenchi intrastat laddove pongano in essere operazioni di acquisto/vendite di beni e/0 prestaizoni o acquisto di servizi intracomunitari rispettando le tempistiche previste trimestrali o mensili a seconda del volume delle operazioni svolto. Per approfondimenti potete sempre leggere l'articolo dedicato alla compilazione dell'intrastat in cui trovare degli spunti che potranno esservi utili.
Reverse Charge o integrazione Iva
A proposito di Intrastat il fatto di essere passatemi il termine contribuenti quasi esenti non li esonera ad applicare il regime del reverse charge o di integrazione dell'iva in alcune delle fatture che ricevono da fornitori intracomunitari o altre operazioni che individuano nel committente il debitore di imposta. In tali casi il versamento dell'imposta deve avvenire entro il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione che generalmente coincide con quello di ricezione della fattura.
Iscrizione Vies per le operazioni con l'estero
Inoltre vi ricordo che laddove commerciate con l'estero dovrete comunicarlo nel modello di apertura della partita Iva in modo da essere inseriti nell' archivio VIES ossia l'archivio dei soggetti autorizzati ad operare con l'estero. Se siete già nei minimi ricordate che potevate inviare l'istanza di adesione al sistema vies se non erro entro il 30 settembre scorso.
Comunicazioni operazioni con operatori residenti nelle Black List
Tuttavia siete esonerati dallo spesometro, che non è poco, e anche dalle comunicazione black list che, credetemi, non è cosa da poco. Stesso discorso per quello che concerne l'adempimento relativo alla
Nel testo vi ricordo che trovate i collegamenti agli articoli di approfondimento come quello anche relativo alla comunicazione annuale dati Iva per i contribuenti minimi ;-)
GUIDA al Regime dei Minimi
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28 pagine per sapere proprio TUTTO!
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