Perché tanti parti cesarei? Esistono naturalmente diverse componenti che condizionano la scelta dell'intervento, proviamo ad elencarle, lasciando a chi legge la riflessione dell'importanza di ciascuna di esse nel determinare la decisione:
- Si vogliono evitare le eventuali complicazioni del travaglio, in chiave di medicina cosiddetta difensiva, in modo da evitare in caso di danni al feto, cause legali.
- Si vuole evitare la biblica maledizione del dolore del parto: prospettiva angosciosa per alcune donne, specie se molto giovani e psichicamente fragili.
- Si vuole poter programmare data ed ora della nascita in modo da poter programmare i propri impegni, senza dover star dietro ai tempi imprevedibili del parto spontaneo.
- Si vuole guadagnare sul parto, essendo quello operativo meglio remunerato ai sanitari, rispetto al parto naturale.
Il parto cesareo sembra ora gravato da un ulteriore pericolo per il piccolo: secondo uno studio pubblicato su The Lancet i bambini nati da parto cesareo sono maggiormente esposti al rischio di ammalarsi di leucemia linfoblastica acuta.
Si tratta di una revisione effettuata su 13 studi per casi di leucemia infantile provenienti da 9 paesi e relativa alle nascite avvenute tra il 1970 ed il 2013. Sono stati studiati in totale 8.780 casi, 1332 casi di leucemia mieloide acuta: i dati emersi sono stati calibrati e validati per lo studio statistico ed i risultati depongono per un aumento del rischio di leucemia mieloide acuta nei bambini nati da parto cesareo praticato in fase di latenza, prima del travaglio. Qualora l'associazione statistica dovesse rivelare un rapporto causale, concludono i ricercatori, il motivo sarebbe da ricercarsi in un disadattamento del sistema immunitario dovuto all'assenza della risposta allo stress del parto, fisiologicamente affrontato dai neonati.