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Partono i lavori in centro. Speranze di un quartiere

Creato il 19 ottobre 2010 da Laperonza

IMG_3334.JPGIl Resto del Carlino di oggi informa della consegna dei lavori per l’ex ospedale e per casa Mercanti riportando le parole del Sindaco Gastone Gismondi. Come Presidente dell’Associazione Città Vecchia non posso che provare soddisfazione di fronte a questa notizia: l’edificio dell’ex ospedale è un punto nevralgico del centro storico e la sua ristrutturazione segna senz’altro un punto molto positivo per le speranze di recupero del quartiere. Certo abbiamo già letto diverse volte sulla stampa l’annuncio che i lavori sarebbero partiti a breve, per cui mi auguro di leggere presto la notizia dell’avvenuta partenza degli stessi.

   Il Sindaco ha ragione quando afferma che trovare lo spazio necessario per posizionare le gru e i cantieri non è cosa facile nel centro storico: chi ci vive e ha già effettuato dei lavori di ristrutturazione lo sa molto bene. Sono con lui nel credere che nessuno abbia la bacchetta magica per sanare una questione antica come questa in tempi brevi ma certo bisogna iniziare. Partire dall’ospedale vecchio è un buon inizio, con la speranza di non avere cantieri fermi per anni come spesso accade ma di vedere un’opera iniziare e finire in un tempo ragionevole, evitando la presenza inutilmente prolungata di cantieri che inevitabilmente creano disagi ai residenti. Tali disagi sono senz’altro tollerabili nell’ottica di un miglioramento futuro della qualità della vita, ma questo futuro deve essere prossimo.

   Il Sindaco afferma anche che l’Amministrazione Comunale sta “approntando anche piccoli interventi per riqualificare, laddove serve, altri punti del centro”. Città Vecchia ha più volte segnalato i punti essenziali dove intervenire per ottenere risultati immediati e riqualificanti, anche indicando proposte su come intervenire, e la gran parte delle segnalazioni riguardano operazioni a costo zero o prossimo allo zero. Si tratta di sollecitazioni a privati proprietari di stabili fatiscenti, di azioni volte a far rispettare ordinanze di messa in sicurezza già emesse da tempo, di operazioni di ordinaria manutenzione. Ed è su questo che vorrei sollecitare di nuovo il Sindaco: per l’ordinaria manutenzione, per la pulizia e l’ordine, non servono investimenti e progetti ma soltanto conoscenza dei problemi e volontà di risolverli. Più volte dalle parole dei nostri amministratori è trasparsa questa volontà. A tali parole però, ad oggi, sono seguiti pochi fatti ma questi pochi fatti sono la prova che ciò è possibile. Mi auguro che quanto leggo oggi sulla stampa segni una significativa inversione di tendenza.


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