Pasqua da SS per i Rom a Roma

Nel bel mezzo della Settimana Santa il governo destrorso della Capitale, paladino dei valori cristiani, ha pensato bene di procedere allo sgombero dell'ennesimo campo nomadi romano. Certamente i campi nomadi sono da smantellare perché segno di profonda inciviltà ma è estremamente più incivile questo modus operandi. Una società che pretenda di essere considerata civile non mette in mezzo alla strada nessuno, siano Italiani, stranieri o apolidi. Una società civile prima trova una soluzione al problema. Una società civile dovrebbe prima stabilire dove questa gente forzosamente sfollata dovrà alloggiare dopo l'arrivo delle ruspe. Dato che non apparteniamo ad una società civile, però, è lecito aspettarsi questo comportamento da SS, pienamente consono al carattere neofascista (o veterofascista) del primo cittadino di Roma, perfettamente attinente alla croce celtica che orgogliosamente Alemanno porta appesa al collo. Già sappiamo che questa gente non ha più nemmeno la decenza di nascondere il loro essere fascisti, come possiamo aspettarci un comportamento diverso? Allora è del tutto normale che San Paolo Fuori le Mura sia invasa dai Rom sfollati mentre Roma è invasa dai turisti per Pasqua. Mentre si celebrano i riti pasquali questa gente vive la sua Via Crucis nella quasi totale indifferenza della società "civile". Buona Pasqua fascista Italia.

Luca Craia