Sui votanti, 258 deputati hanno espresso parere favorevole, 103 si sono dichiarati contrari e 3 si sono astenuti. Manovra particolarmente attesa da diversi soggetti, tra cui i Comuni italiani, investiti dall'incertezza portata da una serie di novità normative e che temono di non poter far quadrare i propri bilanci. In seguito alle vibranti proteste dei giorni scorsi, il premier Enrico Letta tenta una manovra distensiva, e da Bruxelles comunica: "Questa è la prima legge di stabilità che dà ai Comuni e non taglia [...] invito i Comuni ad avere un atteggiamento dialogante, perché con il dialogo i problemi si risolvono"
Riguardo alle richieste di Confindustria e dei sidacati, ha invece voluto precisare che "Tutti chiedono, ma la somma di tutti vuol dire la bancarotta dello Stato"
Altra questione sensibile riguarda il "buco" di un miliardo e mezzo lasciato dalla seconda rata dell'imu, spostata in attesa delle decisioni da prendersi entro il 24 gennaio, e sulle modalità con cui coprirlo. Particolarmente, fa discutere il cosiddetto decreto "salva Roma", che costringerebbe i comuni a coprire ditasca propria l'ammanco derivante dal "mancato gettito" dovuto alla limitazione del proliferare delle sale giochi.Anche in questo caso Letta, in un colloquio avuto giovedì con il segretario del Pd Matteo Renzi, ha promesso di "neutralizzare" tale emendamento. All'approvazione della legge di stabilità non sono mancare polemiche proteste: fino all'ultimo si sono opposte Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle.
"Con questa legge di stabilità sicuramente per gli italiani il 2014 sarà molto peggio del 2013: più si tassa e più si uccidono i consumi di un Paese " lamenta la deputata FI Daniela Santanchè.Ben oltre sono andate le contestazioni dei cinque stelle, che attaccano le ingerenze di presunte lobby.
Secondo quanto dice Girgis Giorgio Sorial: "A decidere in Parlamento non sono i ministri, non sono i sottosegretari o i deputati, sono i lobbisti, gli affaristi, come De Benedetti"
La manovra attende ora l'approvazione in Senato per il via libera definitivo.