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Passatelli in brodo: la vittoria!

Da Chicchi
E finalmente anche io ce l'ho fatta!
In un vecchio post avevo già messo la ricetta dei passatelli. E' semplice e veloce, e chi non ha in casa un po' di pangrattato e del Parmigiano?
Il mio problema era la consistenza finale: durante la cottura i passatelli si spappolavano, creando una cosa simile alla minestra del paradiso, che io odio. A me piace il passatello bello sodo, quello che si può mangiare anche asciutto, magari saltato con un po' di pancetta, radicchio e pinoli!
Insomma, per farla breve, dopo prove su prove, fasi di auto-coscienza per cercare di capire dove fosse il problema, revisione degli ingredienti (Ale ha provato a farli seguendo una ricetta trovata su internet, mettendo anche burro e brodo all'interno dell'impasto!!), eccetera eccetera. Insomma, dopo tutto questo ragionare e rivedere, mi consulto l'altro giorno per l'ennesima volta con il mio amico Cesare, il quale mi suggerisce di buttare i passatelli quando il brodo NON sta bollendo. Cioè secondo lui la causa dello "spappolamento" altro non è che il bollore del brodo!
Lì per lì mi è parso sensato, e ieri sera ho deciso di riprovarci.
Con una dose minina di 50 gr di pane e 50 gr di formaggio, ho preparato la mia pallina. Ho fatto bollire il brodo, poi ho spento la fiamma, e ho schiacchiato i passatelli direttamente nel liquido profumatissimo.
... proprio in quel momento, mentre mi contorco tutta attorno allo schiacciapatate per cercare di fare da me, mentre mio marito da dietro chiede insistentemente se voglio una mano, e io rischio di farmi venire un crampo a mani, avambracci e schiena tutti insieme, proprio in quel momento dicevo, mi sovviene un vago ricordo: quello del mio insegnante di cucina, con il suo cappello bianco, e la sua aria severa, ma in fondo da brava persona, che, durante la lezione sui passatelli, ci spiegava come dovevamo schiacchiarli solo dopo aver spento la fiamma!!
E mentre questo flash attraversa la mia memoria, "loro" sono rimasti intatti, belli sodi, pronti per essere divorati da due bocche fameliche quali la mia e quella di mio marito! Ebbene sì, CI SONO RIUSCITA!
Ma non ce l'avrei mai fatta senza l'aiuto di Cesare, che non posso esimermi dal ringraziare di cuore, e che inviterò presto a cena, per un buon piatto di passatelli in brodo, accompagnati dal lesso e per finire un quintale di castagne e vin brulè!
E' proprio vero che le cose di una volta rimangono sempre le più buone!

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