Troppe cose da fare e queste riflessioni che avrei voluto fare il giorno stesso sono riuscita a scriverle solo ora… così ne approfitto per rispondere anche alla più veloce Konstantina!
Giovedì siamo riuscite a riunirci, mamme portatrici, per conoscerci e per contribuire con la nostra “sfilata” per il centro di Treviso a diffondere la pratica del portare. Non eravamo molte (nove) o forse eravamo molte… dipende dai punti di vista. Sempre più spesso mi capita di sentirmi dire “Ah sì, la fascia, ci avevo pensato anch’io…”, mentre solo 3 anni fa con Febe piccina la domanda era sempre e solo quella: “Ma cos’è? Un marsupio?!?”
L’incontro organizzato via Facebook ci ha portate ad incontrarci, a vederci, a guadarci in faccia, a sentire le nostre voci… ed è stato bellissimo perché ci siamo subito sentite tra amiche anche se spesso non sapevamo nemmeno i nomi dei nostri figli… e anche sui nostri avevamo dei dubbi (“Ah, ma tu eri quella!” ci siamo dette nei giorni seguenti!). Però qualcosa ci ha fatto sentire unite, avevamo una missione, un desiderio, qualcosa che ci accomunava e lo sentivamo.Non siamo riuscite nel nostro intento, come ha fatto giustamente notare Konstantina nel suo articolo; ci siamo perse a conoscerci, a chiacchierare, a legare fasce e mei tai e a passeggiare godendoci la sensazione di non essere sole, di non essere aliene. Io credo che ne avessimo bisogno. E che adesso possiamo essere in grado meglio di prima di diffondere questa pratica.
E quindi spero che riusciremo a sfruttare il “fallimento” del nostro intento iniziale di questa volta per organizzare un nuovo incontro che ci permetta di trasmettere quello che quel giorno abbiamo fatto nostro! A presto…