Passerotto, perché hai incontrato la Morte proprio contro la mia auto?
Perché non volavi sopra un campo, anziché sulla statale?
Ti avevo visto, da lontano, che svolazzavi in mezzo alla strada.
Ho rallentato.
Poi ho visto che ti stavi spostando di lato, e ho proseguito.
E all'improvviso è successo: proprio mentre passavo, ti sei rituffato verso il centro della strada.
Sarebbe bastato un centimetro, e non ti avrei ucciso.
Ho sentito un colpetto.
Mi sono messa a piangere.
Sono tornata indietro alla rotatoria, ho sperato che ti fossi rialzato come se niente fosse e avessi ripreso le tue piroette nell'aria.
Eri lì, con le zampette per aria, a esalare i tuoi ultimi cip cip.
Il tempo di prendere un fazzoletto -chissà qual era il mio piano, forse ti avrei portato al centro della Lipu- e di scendere dall'auto, e un velo era già sceso sui tuoi occhietti.
Ti ho raccolto e ti ho deposto sull'erba del campo a lato della strada. Spero che l'ultima sensazione di questa tua vita sia stata l'erba fresca di ombra, e non l'asfalto arroventato.
Ti ho chiesto perdono.Mi dispiace tantissimo, passerotto.