- 1 kg di ziti
- 300 gr di macinato di manzo
- 200 gr di macinato di maiale
- 2 hg di pancetta tesa
- 2 carote
- 2 gambi d sedano
- 2 scalogni
- 2 litri di latte intero
- 2 o 3 cucchiai di conserva di pomodoro
- 200 cc di panna liquida - io 170 circa di latte evaporato
- besciamelle
- parmigiano
Le mie origini sono emiliane così come emiliana era mia nonna materna ed è mamma, la cultura della buona tavola, dell’amore e la passione per la cucina, quella vera, me l’hanno tramandata prima la nonna e poi la mamma. Così questa pasta pasticciata…ovvero ziti al ragù all’emiliana ritorna sulle nostre tavole per tradizione e chissà perchè, mai prima d’ora, ho deciso di condividerlo con voi. Ci voleva il contest di Elena? Forse sì o forse no
Fatto è che ad una cena in piedi di qualche giorno fa ho voluto riproporre questa pasta pasticciata che, chissà perchè, piace anche alla nuova generazione di ragazzi – 24 anni – e bambini – fino a a 5 anni. Forse una risposta me la do: la vera cucina, la cucina tradizionale non muore mai, nonostante siamo sempre alla ricerca di piatti strani, diversi e nuovi, con accostamenti ed ingredienti inusuali.
Il risultato finale è quello che vedete in fotografia: un ragù denso, compatto e non rosso di pomodoro; la variante è tutta di mamma: lo “tira” a fuoco lento, lentissimo per ore con il latte e non si limita ad aggiungere la conserva
Tritate sedano, carote, cipolle (ho usato lo scalogno) e la pancetta e mettete il tutto in un tegame alto in cui avrete fatto fondere un filo di olio ed una noce di burro; a fiamma bassa e mescolando spesso per evitare che le verdure si anneriscano, fate rosolare sino a quando il colore della carota non è più visibile e si confonde con il resto del battuto; occorreranno circa 45 minuti.
Unite la carne macinata e fatela rosolare bene insieme al resto delle verdure mantenendo ora la fiamma un poco più alta per favorire l’evaporazione dell’acqua della carne; appena è colorita unite due cucchiai – forse 3 – di conserva di pomodoro ed iniziate ad aggiungere il latte, mescolando ogni tanto, tenendo la fiamma bassa ed il tegame parzialmente coperto possibilmente con un foglio di carta da pane, quella che non esiste più
Aggiungete il latte poco per volta e mai prima che il precedente sia stato completamente assorbito – per il mezzo kilo di carne che ho usato, sono serviti 2 litri latte intero e quasi 3 ore di cottura.
Mentre il ragù cuoce potete preparare la besciamelle tenendola però piuttosto lenta e non densa.
Spaccate gli ziti in due o tre pezzi, se non trovate gli ziti che non sempre sono disponibili – questa volta li ho trovati della Barilla – scegliete un formato di pasta liscio – il sugo deve scivolare e non essere assorbito dalla pasta – lessateli in abbondante acqua salata e scolateli piuttosto al dente. Conditeli con la panna liquida ed il ragù, mescolate per amalgamare il tutto, inondate di parmigiano e versate nella pirofila; ricoprite il tutto con la besciamelle e qualche fiocchetto di burro sulla superficie; infornate a 200° ( già caldo il forno) per una ventina di minuti o sino a quando non si è formata una bella crosticina in superficie.
Servite caldo… senza ustionarvi
La mia piccola variante
Già mi sono sforzata di preparare qualcosa con la besciamelle e aggiungere anche al panna non ce l’ho fattaOvviamente non ho avuto modo e possibilità di scattare foto se non al momento di portare in tavola, neanche dire che potessi usare in luce migliore il giorno dopo un avanzo…non ce ne è stato.
Partecipo al Contest di Elena