Ieri era la giornata internazionale della Cucina Italiana, nata per contrastare le contraffazioni dei nostri piatti che spopolano, oramai, ovunque. Il rotagonista indiscusso della giornata era lo "Spaghetto al Pomodoro". L'amico Emanuele, anima indiscussa del sito BlogVs, ha pubblicato ieri uno splendido post dove proponeva una ricetta tratta dal libro Gentiluomo in cucina. Storia e ricette della cucina classica (Milano, Sonzogno, 1983) di Livio Cerini di Castegnate.Qui viene proposta una versione milanese dei classici spaghetti dove la lenta cottura, l'utilizzo del fondo bruno e del burro sono la i protagonisti assoluti. Altra raccomandazione che viene fatta è quella di cuocere gli spaghetti come vuole S.Ambrogio.....ben cotti, blasfemia al Sud dove la cultura della pasta al dente è giustamente ben radicata.
Ingredienti (x4):
- 100 gr. doppio concentrato di pomodoro
- 1 cucchiaino di concentrato di carne
- 1 cipolla
- 2 spicchi aglio
- 150 gr. di burro
- 2 cucchiai di olio
- sale e pepe
- basilico
Iniziamo preparando il brodo, scaldiamo un litro di acqua e uniamo il concentrato di carne. Tritiamo finemente la cipolla. Facciamo sciogliere il burro con l'olio in un coccio di terracotta e mettiamo a rosolare la cipolla con 2 spicchi d'aglio interi. Diluiamo il concentrato con un mestolo di brodo e facciamo cuocere 10 minuti a fuoco alto mescolando spesso. Per portare a cottura la nostra salsa dobbiamo giocare con diluizione e concentrazione. Abbassiamo la fiamma ed uniamo mezzo mestolo di brodo bollente, lasciamolo asciugare completamente ed uniamo il successivo, proseguiamo in questo modo per almeno due ore in modo che i grassi si uniscano bene al pomodoro. Cuociamo la pasta e saltiamola in padella aggiungendo abbondante basilico spezzettato con le mani, spegniamo la fiamma e lucidiamo con olio evo a crudo.
Condiamo con il formaggio grattato se ci piace.