I fatti: Alma Shalabayeva e sua figlia Alua, rispettivamente la moglie e la figlia seienne del maggiore dissidente kazako, Muchtar Ablyazov che è in asilo politico in GB, arrivano in Italia e chiedono asilo politico. In Italia la situazione è politicamente “confusa” ma i relativi responsabili nei dicasteri interessati, Alfano agli Interni e Bonino agli Esteri, sono al loro posto da circa un mesetto.
La versione ufficiale dice che i burocrati, senza avvertire i relativi Ministri, motu proprio, decidono per l’espulsione della signora e di sua figlia, facendo convalidare il decreto da ben quattro magistrati, nel termine record di tre giorni. Che considerati i tempi biblici della burocrazia italiana, più che un record somiglia a un miracolo.
Il tutto resta sconosciuto all’opinione pubblica finché la Bonino - allertata da suoi amici internazionali tramite e-mail (sì, proprio come potrebbe succedere ad uno di noi) - il due luglio scorso non va da Alfano e gli dice, più o meno: “Angelì ma te lo hanno detto che è successo??? Hanno rimandato indietro tizia e caia, ne sapevi nulla?” Angelino cade dalle nuvole e, naturalmente (ehmm!), si infuria come una belva: “ ...ma possibile che qua dentro son l’ultimo a sapere ‘ste cose??? Sarà colpa del mio carisma??”.
Sì, deve essere andata più o meno così. Ora minacciano teste da far rotolare, sfilacciamenti di governo, blindature a tartaruga intorno ad Alfano ma… ma c’è un ma.
C’è la maliziosità di chi scrive (la mia, per inciso, e chiamiamola maliziosità, eh, perché come disse Andreotti buonanima “ a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzeca”) che riflette su due cosette, due:
- mi sembra, quantomeno, inverosimile che degli oscuri burocrati, per quanto dotati di potere, abbiano potuto prendere una decisione di una simile gravità e importanza;
- ma è normale, in un Paese serio, che un Ministro della Repubblica debba sapere quel che succede nel suo Paese, da amici stranieri?;
- Emma, donna coerente e "tosta", è stata la paladina dei diritti civili per tutta la sua vita, quindi mi sembra improbabile che abbia potuto dare un ordine simile (e poi, come dicono i giornali stamattina, nemmeno avrebbe potuto darlo);.
- ma il dittatore kazako non era – ed è - un grande amico dell’ex premier Berlusconi? Sarà stato il fatto che il premier kazaco crede fortemente nell’amicizia, ad averlo indotto a prenotare, in forte anticipo rispetto a quel che sarebbe stato l’esito della vicenda, un jet privato con il quale far rientrare in patria la fuggitiva, oppure è dotato di poteri paranormali? Mah! Chi lo saprà mai!.
Va beh le cose che ho pensato sono più di due, ma mica vi formalizzerete su questo piccolo particolare? Perché non è il caso in quanto la situazione in Italia è tragica, ma non seria.