E’ da ieri che sul web non si parla d’altro, soprattutto su twitter e facebook: di Patrizia Pepe e del suo caso di “anti-social media management”, cioè dalla gestione mal riuscita secondo la maggior parte degli utenti e dei blogger, di una discussione nata nella pagina di Patrizia Pepe su facebook sul tema dell’anoressia.
Tutto è partito da questa foto, uno dei soggetti della nuova campagna “Where is Patrizia?” , che vede come protagonista una modella ritenuta troppo magra dai fan del brand su facebook e definita anoressica. I commenti si sono moltiplicati in brevissimo tempo e la replica di patrizia Pepe non si è fatta attendere, difendendo la categoria delle modelle che secondo loro sono tutte magre per DNA e attaccando in modo sgarbato i fan che avevano chiamamto la modella anoressica.
Dove sta la novità direte voi? di anoressia se ne è parlato e riparlato nella moda, sulle modelle troppo magre, sulla colpa che hanno gli stilisti che scelgono solo ragazze magrissime come modelle e che quindi diventano dei modelli da imitare per le adolescenti e ultimamente sull’ iniziativa di Vogue e di Franca Sozzani di raccogliere delle firma contro i siti e i blog pro anoressia.
La novità sta nel modo in cui il brand Patrizia Pepe ha gestito questa discussione, in modo forse troppo aggressivo e arrogante secondo me, ma sicuramente diverso dal modo di affrontare le discussioni nel web, cioè social e dando sempre ragione al cliente.
Patrizia Pepe ha lanciato un nuovo modo di essere, di portare avanti le proprio idee contro tutto e tutti, di essere un brand vero e crudo, con il rischio di non piacere a tutti, di crearsi dei nemici, e di perdere dei fan.
Di sicuro tutte queste discussioni non faranno che aumentare la sua brand awareness , bisognerà vedere se in modo positivo o negativo..
Voi cosa e pensate? Potete vedere la famosa discussione sulla pagina di Patrizia Pepe su Facebook.