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Paul: dirompente, ma con stile!

Creato il 18 febbraio 2014 da Morgatta @morgatta

Qualcuno diceva “La moda si può comprare, lo stile no“. Mai stata più d’accordo. Per questo non posso non amare questo personaggio del mondo della moda tanto rivoluzionario quanto elegante. La sua è una storia reale che sembra una favola, una vita romanzata di quelle che sembrano improbabili proiezioni di sogni a tinte forti. E invece le tinte forti sono diventate il segno distintivo di uno stile originale ma composto, formale ma innovativo, semplice ma ironico, di rottura ma non kitsch. Paul Smith è un istrionico genio contemporaneo che ancora gira per la sua Londra in bicicletta e che, ai tempi, possedeva un’aspirapolvere rosa. Impossibile, per me, non stimarlo dal profondo. Già con il suo libro dalla copertina in tessuto fiorato “You can find inspiration in everything” mi aveva fornito materiale su cui riflettere. Dopo aver visto la mostra al Design Museum, mi ha fatto riflettere sul fatto che si può essere dirompenti senza strillare, cambiare le cose con modi raffinati e vestire un uomo di rosa senza farlo sembrare necessariamente ridicolo… IMG_8272“HELLO, My name is Paul Smith” riempie a grandi lettere la facciata del museo affacciata sulle rive del Tamigi. Le lettere sono rosa. Il primo piano è interamente dedicato a lui, con una mostra davvero ben curata e perfettamente in linea con il personaggio. A partire da una piccola ricostruzione del suo primo “negozio” (se così si può definire il piccolissimo “buco” in Nottingham aperto agli inizi degli anni 70), disegni e scarabocchi. Ho apprezzato moltissimo le didascalie scritte a mano su pezzi di carta strappati…mi hanno dato il senso di qualcosa di “vero“, anche se stavano sotto una teca di vetro! IMG_8273Paul non voleva fare lo stilista. Ci è arrivato per caso. Il suo sogno era fare il ciclista, lo sportivo ad altro livello. Poi a 17 anni un incidente lo ha costretto a letto per sei mesi ed è lì che la vita ha svoltato in una nuova direzione,. L’ospedale era di fronte ad una scuola d’arte…complici nuovi amici “artisti” si infilò nel mondo del colore, delle idee, delle invenzioni…a modo suo. E come vuole la tradizione, dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna: Pauline, sua fidanzata dell’epoca (ed attuale moglie), fu quella che diede la spinta finale per il salto nel mondo della moda maschile: primo negozio nel 1970, prima sfilata a Parigi nel 1976. Dalla sfiga al colpo di culo…;) IMG_8276 IMG_8280 IMG_8286E da allora ha sempre continuato ad andare avanti con il suo business ironico, fatto di umorismo ed amore per la tradizione. Un connubio stilistico che io trovo perfetto, che ho sempre aspirato ma mai raggiunto (la speranza è l’ultima a morire…dice)! Tessuti, fantasie, linee, colori…ovviamente i suoi interventi non si sono limitati ai capi di abbigliamento, ma ha customizzato qualunque cosa, collaborando con moltissimi brand ed aziende, personalizzando con il suo tocco dalle tavole da snowboard fino alle macchine…(io questa mini la vorrei, ecco)!IMG_8279 IMG_8285Dalle collezioni ai suoi negozi, tutti differenti ma tutti così “Paul Smith”, perfettamente integrati nelle città dove sono inseriti, ognuno con la sua personalità ed il suo stile. Questo aspetto, forse ancora più dell’abbigliamento, è veramente dirompente: in un momento in cui tutti i brand fanno negozi-fotocopia per essere riconoscibili e per aumentare la brand-identity, lui ha deciso di giocare esattamente nella direzione opposta. Con successo. Bravo!IMG_8281 IMG_8282 IMG_8287Insomma, il tuffo nel mondo variopinto di Paul era quello che mi ci voleva in questi mesi piovosi ed un po’ apatici. Ed una visita questa mostra, davvero ben curata, la merita davvero. Poi quando lasci il piano c’è un messaggio che ti sorride su un mega post-it su una mega parete rosa…IMG_8304E ti viene voglia di ricominciare…(a fare cosa ancora non lo so, ma intanto la spinta è quella giusta)! ;) 



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