Paul Elie Ranson, melo dai fiori rossi
Continua la nostra galleria immaginaria di artisti simbolisti. Oggi parliamo di Paul Elie Ranson.Dopo gli studi nella Scuola di Belle arti di Limoges, nel 1886 Ranson si iscrisse all'Académie Julian ed entrò a far parte del gruppo dei Nabis. Il gruppo, allora, dal 1889 prese a riunirsi presso il suo studio, sopra l'appartamento di famiglia, al n. 25 di Boulevard Montparnasse, che venne ribattezzato per l'occasione "Il Tempio".Nel 1891 Ranson partecipò alla rappresentazione simbolica del Teatro dell'Arte, dove i Nabis erano stati chiamati da Paul Fort per organizzare uno spettacolo in favore di Paul Verlaine e di Paul Gauguin; vi si rappresentò "Cherubin" di Charles Morice e "L'Intruso" di Maeterlinck.Salon degli Indipendenti e, a partire dal 1894, a Bruxelles, al Salon della "Libera Estetica".
Paul Elie Ronson, iris viola e gialli
Partecipò anche alle mostre collettive promosse da Le Barc de Boutteville nella sua galleria, poi alRanson non si integrò mai completamente con i Nabis. Il suo interesse per l'occultismo, la teosofia, la magia e lo spiritismo lo distinguevano sensibilmente dagli altri artisti. Attivo in mille campi, egli si applicò soprattutto alle arti decorative, alle pannellature, alle carte da parati, alle tappezzerie e alle vetrate. Questi interessi così diversificati gli permisero di lavorare per l'apertura della galleria L'Art Nouveau di Samuel Bing, nel dicembre del 1895, per la quale realizzò dei pannelli per i mobili dell'architetto Henry van de Velde e delle vetrate per conto del maestro vetraio americano Louis Comfort Tiffany.
Assieme a Paul Sérusier creò le scene per "Le Bateau ivre", opera teatrale tratta da Arthur Rimbaud, costruì il suo teatro personale per marionette, disegnò locandine, collaborò con il "Théatre des Pantins" alla fine del 1897 assieme ad altri amici Nabis, fece i bozzetti di vignette satiriche e anticlericali e disegnò motivi decorativi per una marca di sigari.
Purtroppo, a partire dal 1899 la sua salute cominciò a dare segni di cedimento; restò allora vicino a Georges Lacombe e contribuì anche all'arredamento della sua casa presso Alençon.
Durante gli ultimi anni di vita Ranson accostò soggetti mitologici e soggetti biblici, temi anticlericali e stregonerie.
Dopo la sua morte, avvenuta a Parigi all'età di 48 anni a causa della febbre tifoidea, la moglie terminò il suo progetto di una "Accademia Ranson".Agli inizi degli anni Novanta, l'influenza di Gauguin si fece sentire nella pittura di Ranson, i cui soggetti erano spesso legati al mondo della magia o all'oriente. Malgrado la sua appartenenza al gruppo Nabi sia stata quanto meno ambigua, Paul Ranson ci ha lasciato una vasta opera, che va dalla pittura tradizionale col cavalletto sino alle più diverse forme dell'arte decorativa. Tutto, però, è governato dal senso della decorazione che fa di lui un precursore e un promotore dell'Art Nouveau.