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Paul George è il Most Improved Player

Creato il 24 aprile 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

I playoff NBA continuano e la Lega sta proseguendo nella consegna dei premi stagionali della regular season 2013. Dopo il premio di Miglior Sesto Uomo dato a JR Smith, il secondo ad essere premiato è stato Paul George, che dopo il suo primo All-Star Game e la tripla-doppia in gara 1 di playoff contro Atlanta, ha ricevuto il 2012/13 Kia NBA Most Improved Player Award, vale a dire il premio al giocatore che ha mostrato i miglioramenti più marcati da una stagione all’altra. L’ala degli Indiana Pacers ha ricevuto 311 dei 1080 punti possibili, tra cui 52 primi posti, dal pannello di 120 giornalisti provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada.
In seconda posizione è stato votato Greivis Vasquez playmaker venezuelano dei New Orleans Hornets (ora Pelicans) con 146 punti totali (e 13 primi posti) mentre il lungo dei Milwaukee Bucks, Larry Sanders si è preso il terzo posto con 141 punti e 10 primi posti. Fuori dal podio Nikola Vucevic, centro dei Magic, che obiettivamente aveva fatto vedere un passo in avanti piuttosto marcato, risultando uno dei migliori lunghi della Lega.

George ha chiuso questa stagione con 17.4 punti, 7.6 rimbalzi, 4.1 assist e 1.8 recuperi, tutte cifre nettamente migliori rispetto a quelle dello scorso anno (12.1, 5.6, 2.4 e 1.6) giocando anche 8 minuti in più e tirando con percentuali dal campo un po’ più basse, ma con parecchi tiri in più a partita. George inoltre è stato l’unico giocatore della Lega a concludere la stagione con almeno 140 recuperi (143) e 50 stoppate (51). Oltre ai numeri, però, l’ex Fresno State è cresciuto a livello difensivo, dove sia sulle linee di passaggio sia sulla palla è diventato davvero temibile grazie alla reattività, alla velocità di piedi e alle braccia lunghe. E anche come leadership, imparando da David West, è diventato uno dei perni dei Pacers.

Queste le parole dell’ala che nell’albo d’oro del premio succede a Ryan Anderson degli Orlando Magic (2011/12), a Kevin Love dei Minnesota Timberwolves (2010/11), ad Aaron Brooks degli Houston Rockets (2009/10) e al suo compagno ai Pacers (ora infortunato) Danny Granger (2008/09).

Queste le sue parole alla consegna del premio:

Credo di poter giocare al livello da MVP. Penso che sia a portata di mano. Per me, è tutta una questione di lavorare duro e avere quella mentalità aggressiva che ti permette di giocare sempre al massimo.
Lavorare in estate con il Team USA in preparazione per le Olimpiadi di Londra è stato grande. Per me, che sono cresciuto idolatrando gente come Kobe Bryant, è stato utilissimo vedere il suo comportamento. Come mangiava, a che ora si alzava per lavorare, come gestiva il suo fisico. Per noi ragazzi più giovani, che eravamo totalmente l’opposto, è stato un clinic in cui prendere appunti e seguire quello che stava facendo
.”


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