Mancato rinnovo della patente per ”inidoneità psicofisica”. Motivo:ha dichiarato di essere omosessuale. E’ quanto denuncia la direzione di Agitalia, che sulla vicenda ha presentato un ricorso al giudice di pace di Pavia, alla quale si è rivolto S. R., classe 1986, residente nel pavese.
(ilfattoquotidiano.it)
Dopo aver dichiarato la sua omosessualità, no gli viene rinnovata la patente: il caso di un 29enne a Pavia. Stando a quanto riferisce l’uomo qualche giorno fa aveva fatto domanda per il rituale rinnovo della patente di guida civile di tipo “B” (dopo dieci anni dalla prima scadenza) ma gli è stato negato per “inidoneità psicofisica” alla guida di autovetture avendo dichiarato, in sede di colloquio con il medico legale, di essere omosessuale.
La denuncia di Agitalia. Nell’impugnazione Agitalia sottolinea che “il ricorrente è titolare di patente di guida civile del tipo ‘B’ conseguita a seguito di esame presso la Motorizzazione Civile di Milano in data 29 gennaio 2005. In data 11 dicembre 2014 si sottoponeva a visita medico legale presso Asl di competenza, con presentazione del certificato anamnestico rilasciato dal proprio medico di famiglia, per il primo rinnovo decennale della patente come prescritto dalla legge”. In quella sede “consapevole delle reponsabilità civili e penali per le dichiarazioni false o mendaci, rendeva edotto il medico esaminatore della propria condizione personale di omosessualità che lo aveva, già in passato, portato ad essere escluso per inidoneità all’uso delle armi dal concorso di agente di polizia”. Dopo l’esame medico legale “ed a seguito di atto interno della Motorizzazione Civile di Milano, la Prefettura di Milano con il Provvedimento impugnato del 29 gennaio 2015 negava il rinnovo della patente di guida sostenendo che il ricorrente non aveva più i “requisiti psicofisici richiesti” per l’idoneità alla guida”.
“Nessuna patologia di rilievo riscontrata dal ventinovenne”. Nel ricorso l’associazione parla di “assoluta infondatezza, anche di merito, dell’asserzione avallata dalla Prefettura. Il ricorrente, infatti, pur vivendo la propria personale condizione di omosessualità e pur essendo stato ritenuto non idoneo all’uso delle armi, non risulta, al momento della visita medico legale, affetto da alcuna patologia di rilievo che possa in qualche modo interferire con la propria capacità di condurre veicoli a motore”. Per questo la difesa si riserva di chiedere una ctu medico legale “a suffragio delle considerazioni che precedono”.
Non è da poco conto poi, spiega ancora l’associazione “la recente sentenza della Suprema Corte che in un caso simile alla fattispecie in esame ha dichiarato illegittimo il provvedimento di diniego della patente di guida in caso di omosessualità tacciando addirittura tale provvedimento come “omofobo” e violativo dei diritti dell’uomo come sancito dalla nota Convenzione Europea”. (ADNKRONOS)