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Un fatto inaccettabile secondo il capogruppo della lista civica Rodolfo Faldini, che ha chiesto una sospensione della seduta e ha minacciato di annullarla a meno che non fosse stato presente almeno un revisore (arrivato in seconda serata). Gli attacchi di Cattaneo sono stati duri e non hanno risparmiato alcun assessorato. “L'anno scorso avete affermato che il vero bilancio sarebbe stato presentato nel 2015 – ha esordito - chiedete ai pavesi cosa è stato fatto a loro avviso in questi 12 mesi, risponderanno che non è cambiato nulla. Se dovessimo dare un titolo al vostro operato, sarebbe "l'anno delle chiusure". Avete chiuso scuole e strade a seconda degli umori dell'assessore alla Mobilità senza un disegno urbano. Il sottotitolo di questa opera sarebbe ‘Non è colpa mia’. Se aumentano le tasse non è colpa vostra, ma del brutto e cattivo Matteo Renzi. Peccato che lo stesso Renzi sia il faro della vostra politica. Non era colpa vostra neanche che la città fosse sporca e le scuole fossero al freddo: i responsabili erano i dirigenti di Asm. Avete cambiato il management, ma non si vede alcun tipo di cambiamento”.
“Potete poi ricordarmi cosa è stato realizzato in periferia? – ha proseguito - Sostenevate che il Pgt targato Cattaneo fosse ciò che di più nefasto questa città aveva vissuto, ma non avete mai riunito la commissione per parlare del nuovo piano. Non ho visto nuovi cantieri. Avete venduto solo balle, che ora vi travolgeranno: i Pavesi non sono stupidi. Non so se tutto ciò sia dovuto a mancanza di concretezza, ma i ‘non risultati’ sono sotto gli occhi di tutti”.
L’arringa dell’ex primo cittadino di Pavia è proseguita concentrandosi sul settore Mobilità. “La sponda del Ticino non è più percorribile completamente: solo questo è cambiato davvero – ha ironizzato - Del cantiere di Santa Clara non si sa più nulla. Dobbiamo aderire al comitato Arsenale creativo per comunicare con voi? Quando varerete il piano urbano della mobilità faremo i salti di gioia: lo si evoca da un anno, ma intanto la mattina ci si alza e si chiude una strada. Gli autobus, che dovevano sparire dal centro storico, sono vivi e vegeti e continuano a passarvi”.
Per concludere, Cattaneo ha richiamato in causa la questione della convivenza fra religioni e della libertà di espressione di ogni ideologia. “L'amministrazione apre un sacco di tavoli: interreligiosi, sulla pace nel mondo, sulle discriminazioni sessuali – ha chiosato – senza azioni concrete. Ci occupiamo inoltre dell'antifascismo ogni giorno, ma siamo davvero in emergenza fascista? Non state creando voi questa emergenza?”.
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