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PAVIA. Line: è tempo di vendere. Sei ore di discussione in consiglio.

Creato il 10 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. Line: è tempo di vendere. Sei ore di discussione in consiglio. PAVIA. La delibera che proponeva la cessione delle quote della società partecipata, approvata ieri sera al Mezzabarba, ha rappresentato l'unico punto all'ordine del giorno discusso dal consiglio.   Dopo la consueta ora dedicata alle instant question, un lunghissimo dibattito, alternato a pause ancora più lunghe, ha ruotato attorno a un quesito apparentemente semplice: cedere ai privati la quota Line di proprietà del Comune o accettare pedissequamente la decisione della cessione presa dalla ditta Sisa, delegata dalla Provincia di Lodi.
La questione è stata riassunta dall'assessore al Bilancio Giuliano Ruffinazzi. "Asm partecipa in Line con una quota del 33,5% - ha spiegato - esattamente come Sisa, che vi partecipa per conto della Provincia di Lodi; il restante 33% spetta a Migliavacca. L'amministrazione di Lodi ha deliberato il 15 settembre la quota di cessione della Sisa, pubblicando un avviso di asta pubblica, revocato proprio oggi. Ciò favorisce la nostra decisione. Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare gli investimenti effettuati dalle amministrazioni precedenti e mantenere il controllo sui trasferimenti pubblici".
"Non ci saranno più affidamenti diretti per il trasporto pubblico, ma bandi di gara - prosegue - Line potrà vincere o perdere, mettendo a repentaglio gli investimenti già fatti".

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Davide Ottini

"La normativa europea stabilisce che non sarà possibile prorogare gli attuali contratti di servizio - precisa ulteriormente il capogruppo Pd Davide Ottini - Sarebbe sbagliato restare inermi: la quota di Lodi verrebbe acquisita da qualcun altro e la nostra quota verrebbe svalutata. Non siamo imprenditori privati, ma gestori di soldi pubblici. La prudenza del buon padre di famiglia ha spinto la maggioranza a prendere questa decisione". Molte le lamentele dell'opposizione. "Il sindaco è arrivato in ritardo rispetto a queste tematiche - ha polemizzato il capogruppo di Forza Italia Antonio Bobbio Pallavicini - Paradossalmente gli errori della parte politica che ha creato questa situazione vengono sanati dalla stessaparte politica". 

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Antonio Bobbio Pallavicini

"In commissione ieri non siamo stati in grado di trovare una soluzione - si è aggiunto il consigliere M5S Giuseppe Polizzi - ancora oggi i cittadini pavesi non sanno dove e come verranno spese le quote. Il primo atto del Pd si traduce in una presa d'atto della decisione di Lodi. a pensar male si potrebbe dire che questi soldi servono a coprire i buchi di bilancio di Asm. Ad ogni modo, non è stata data alcuna garanzia ai lavoratori Line. Tanti posti di lavoro rischiano di andare persi. Per questi motivi, il M5S senza alcun dubbiovoterà contro". Numerose perplessità sembrano arrivare anche dai sindacati.
"Quando si parla dello sviluppo di un territorio il settore trasporti è fondamentale - precisa Massimo Colognese, segretario Filt Cigl presente ai lavori del consiglio -. A Pavia il trasporto deve rimanere nelle mani pubbliche, per poter gestire gli utili provenienti da Policlinico e Università. Se si passa al privato, non si ha più una visione politica del problema ma a una ricerca di profitti. Noi eticamente e moralmente siamo contrari alla privatizzazione pur cogliendone la necessità economica". La delibera è stata messa in votazione quando ormai l'una era trascorsa da un pezzo. Voto favorevole di quasi tutti i presenti: la quota comunale di Line verrà venduta. Il capitale ricavato tornerà nelle casse di ASM, secondo una logica che, per quanto dettata da decisioni altrui, sembra l'unica perseguibile.

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Giuseppe Polizzi

Unica nota fuori dall’argomento: il consigliere M5S Giuseppe Polizzi è tornato sull'argomento slot, chiedendo chiarimenti sull'ammontare di eventuali penali per la revoca del contratto di locazione per la sala slot situata presso il mercato Ipogeo. 
Il vicesindaco Angela Gregorini, ancora una volta, ha cercato di sviare il tema, asserendo che il contratto, che ha durata di 6 anni, prorogabili per altri 6, è stato redatto nel 2010 e che il Comune non può essere protagonista di alcuna decisione. Polizzi si è dichiarato insoddisfatto della risposta: aggiungendo quanto già altre volte affermato cioè che la rimozione della sala slot è stata un cavallo di battaglia della campagna elettorale di Depaoli, una promessa colpevolmente disattesa. 
A chiudere una serata apparentemente sottotono, uno scontro verbale tra l'assessore alla Mobilità Davide Lazzari e la consigliera di minoranza Barbara Longo avvenuto però fuori dalla sala consiliare. Al silenzio di Lazzari, incalzato da Bobbio Pallavicini che invocava il "fatto personale", hanno fatto pubblica ammenda con espressioni di scuse il cosigliere Luca Ottini e il sindaco. 
Alle 2,30 il presidente Antonio Sacchi ha sciolto la seduta. L’appuntamento per trattare gli altri punti all’ordine del giorno è rimandato alla sera di giovedì 16 ottobre alle 20,30.
a cura di Serena Baronchelli

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