PAVIA. Solita triste storia di fine estate. Al rientro dalle vacanze si fa
un bilancio degli animali abbandonati: i numeri, ancora una volta, stupiscono
in negativo. Al canile sanitario di Strada Paiola, a Pavia, nel solo mese di
agosto sono arrivati 48 cani, ben 140 da giugno. In barba alla crisi che
costringe gli Italiani a casa, i cani abbandonati sono aumentati del 15%
rispetto l'anno scorso. Va precisato, a onor del vero, che 29 cuccioli di
pelo sono già stati restituiti ai legittimi proprietari, che li avevano
smarriti. Ma dove finiscono i “cani vaganti” nella zona di Pavia?
Arrivano al canile sanitario gestito dall’Asl dove restano per 10 giorni,
in seguito vengono affidati al canile del comune nel quale sono stati
ritrovati. Qualora siano stati recuperati a Pavia, rimangono nel canile
sanitario.
L’ospite più “anziano” si trova lì dal 2011. Attualmente i cani presenti
alla Paiola sono una ventina.
Per favorire le adozioni, l’Asl ha da poco intrapreso un programma di
sterilizzazione. L’obiettivo è ridurre l'aggressività di alcuni esemplari e
trovare loro una casa.
Il nobile intento è condiviso con la Lega Nazionale Difesa del Cane
sezione di Pavia, che ha sede a Travacò Siccomario. Qui, però, i cani ospitati
sono al massimo 38. “Non amiamo sovraffollare i box – spiega il presidente di
sezione Marco Barbaglia – il nostro canile è sempre pieno. Abbiamo una lista
d’attesa rigida: non appena si verifica un’adozione, accogliamo un altro
ospite”.
Brutte notizie per i non pavesi che desiderano adottare un cucciolo:
"Non diamo cani fuori provincia, se non in casi particolari – è categorico
Barbaglia – dopo l’adozione proseguiamo con i controlli e se il cane dovesse
spostarsi fuori provincia per noi costituirebbe un problema”.
Non sempre ci riflettiamo ma per strada non ci sono solo cani: quasi
seimila gatti scorrazzano lungo il territorio della provincia di Pavia: le
colonie di gatti “liberi” sono ben 660. Alcuni volontari si stanno occupando di
portarli all’Asl per la sterilizzazione, onde evitare che si moltiplichino in
maniera incontrollata. In città le colonie sono oltre 60. Alcune sono storiche: nei pressi della Questura, dello scalo ferroviario, di Asl, Policlinico, Università, liceo Foscolo, e San Giovannino. Ma poi ci sono i mici di cui non tutti conoscono l’esistenza: in strada Belvedere vivono 25 gattini, 28 all’Arsenale, 35 in viale Gorizia, 18 in via Rusconi, 21 in strada Rizza, altrettanti in via Aschieri, via Baldo degli Ubaldi e via Repubblica. Dal 2009 al 2013 sono stati sterilizzati 5772 gatti, 723 da inizio anno.
A Voghera, intanto, è quasi pronto il nuovo gattile di strada Falciona. A
fare la differenza, in questo caso, sarà il modo in cui verrà concepita
l’accoglienza dei felini. Per loro nessuna costrizione: il gattile sarà diviso
in 5 sezioni e avrà a disposizione un ampio spazio verde in cui correre liberi.
E’ previsto altresì uno spazio completamente dedicato ai cuccioli con malattie
infettive accertate, uno per i tanti mici affetti da leucemia felina e uno per
quelli affetti da Aids. La struttura non è ancora completa, ma sono già 115 i
gatti ospitati a Voghera.
A Vigevano c’è un gattile: è il “Rifugio del Micio” nato
nel 2006 da un’idea di Liliana Bianchi. Purtroppo presso la struttura sono
ospitati anche alcuni mici in gravissime condizioni pertanto, a inizio 2014, alcuni
locali sono stati completamente rinnovati e riorganizzati.
Una stanza è stata interamente sgombrata per essere divisa in due e adibita
a quarantena e isolamento; il magazzino che ospita il cibo è stato
spostato per lasciare spazio all’infermeria.
Anche a Pavia sarebbe di grandissima utilità una struttura di questo tipo.
Ci si augura che fra ztl e asili nidi, la giunta Depaoli trovi anche tempo di
pensare alle necessità dei nostri “a-mici”.
a cura di Serena Baronchelli





