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PAVIA. PonTicino: quando la luce e l’aria fanno da sponda alla libertà…

Creato il 08 settembre 2014 da Agipapress
PAVIA. PonTicino: quando la luce e l’aria fanno da sponda alla libertà…PAVIA. Rifare il look al Ponte dell’Impero: possibile? Sì, se a realizzarlo è l’eclettico artista Marco Lodola. Ieri sera, poco prima dello spettacolo pirotecnico che ha chiuso come di consueto la Festa del Ticino, il ponte si è acceso tra lo stupore degli astanti e suscitando un applauso generale. La nuova realizzazione si chiama Ponticino, ma nessun intento di modificare il nome dello storico ponte pavese. “Il nome intende giocare sulla collocazione del ponte sul fiume Ticino e sulle sue dimensioni ridotte” ha spiegato Lodola durante l’inaugurazione in piazza Cavagneria. L’installazione luminosa poggia un concetto diffuso nella corrente futurista: la possibilità di ridisegnare la percezione del tempo e dello spazio. Non a caso, mentre gli ospiti intrattenevano il pubblico raccontando Pavia, il gruppo Fu*Turista ha dipinto alle loro spalle una personale riproduzione del ponte. A tirare le fila della serata è stato Red Ronnie, che ha ripetutamente sottolineato come Pavia rappresenti un esempio di buona politica: la realizzazione di Ponticino, infatti, è stata fortemente voluta dall’amministrazione Cattaneo e portata a termine dalla giunta Depaoli.
PAVIA. PonTicino: quando la luce e l’aria fanno da sponda alla libertà…Entrambi sono saliti sul palco per un abbraccio simbolico e per complimentarsi con Lodola. “L’anno prossimo c’è l’Expo – ha voluto ricordare Depaoli - Pavia ha le sue carte per cercare di attirare chi verrà a visitare l’esposizione: tanti luoghi storici, cultura, vivibilità della città. Speriamo che questa sia la leva per far arrivare qui tante persone dall’Italia e dall’estero”. Ma ad essere protagonista è stata anche la musica grazie all’esibizione della giovane cantautrice-pianista Beatrice Antolini. Doveroso l’intervento dell’assessore alla cultura Giacomo Galazzo, che ha dichiarato “Io sono un giurista e noi giuristi parliamo con commi e articoli: non so come si parla con la luce. Proprio per questo sono molto orgoglioso di ascoltarti e averti qui”. Da quel momento, sul palco allestito in piazza Cavagneria è stato un susseguirsi di celebrità: dapprima Ron, che ha cantato con il pubblico la famosa “Una città per cantare”. PAVIA. PonTicino: quando la luce e l’aria fanno da sponda alla libertà…Poi Drupi, che da buon pescatore ha ricordato l’antico nome di piazza Cavagneria: via del Pesce.
A seguire Enzo Iacchetti, che ha recitato a sorpresa una poesia in onore di Lodola e della sua creazione artistica, e il comico Gianni Fantoni. Infine l’attesissimo Max Pezzali, cantore di Pavia da generazioni. “Pavia è così – ha ricordato – La canzone “Rotta per casa di Dio” parla proprio di questo: sbagliate due svolte, io e miei amici ci siamo persi nel nulla per poi riconoscere l’autogrill di Dorno, paese d’origine di Marco. Questo posto è stato per molti della mia generazione un punto di riferimento: ci si arrivava da un ingresso indipendente, senza passare dall’autostrada. Era lo spaccato sulla vita: si arrivava qui, era tutto chiuso e ci si ritrovava all’autogrill per un caffè”. PAVIA. PonTicino: quando la luce e l’aria fanno da sponda alla libertà…Red Ronnie ha puntualizzato che Pavia deve essere una città che resta nel cuore, se artisti così famosi continuano a tornarci. “Credo che non saremmo le stesse persone se non arrivassimo da qui – ha replicato Max - Marco è il maestro della luce e del colore, anch’io cerco di fare canzoni colorate: ciò se ci pensate contrasta con i nostri trascorsi di nebbia e umidità. Ma questa è la nostra caratteristica: noi Pavesi siamo malinconici perché abituati al grigiore delle nostre zone, ma abbiamo una voglia di colore che ci spinge ad andare in giro a raccontarlo”. Al termine dello spettacolo in piazza Cavagneria, ha avuto luogo l'inaugurazione della mostra fotografica nello Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto.  In questa sede è stato possibile assistere alle varie fasi di realizzazione di Ponticino, immortalate dalle fotografie.
Esposti fino al 21 settembre 2014, gli scatti fotografici sono stati realizzati da Marcella Milani, Graziano Perotti e Bianca Lodola. Accanto a essi, per non dimenticare il passato, sono state inserite alcune immagini d'epoca del Ponte dell'Impero tratte dall'Archivio Chiolini.
(testo e foto a cura di Serena Baronchelli)

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