PAVIA. Si è aperta oggi 30 aprile e resterà visitabile
fino al 30 settembre, nella Biblioteca Universitaria del Salone Teresiano dell’Università,
la mostra “Le carte dei cibi. Pavia: territorio, prodotti pranzi in una città
agricola e universitaria”.
Curata da Luisa Erba e Agnese Visconti, la mostra propone
stampe, libri, manoscritti e disegni, accompagnati dalle riproduzioni
dell’iconografia pavese relativa a prodotti e pranzi.
Sono numerose e di diverso genere le fonti che sono state
analizzate per conoscere i prodotti e le abitudini alimentari del territorio:
cronache e storie, testi letterari e poetici, trattati di botanica e di
medicina, diari di viaggio e lettere, tesi di laurea e testamenti, statuti di
corporazioni, libri di spese, e regolamenti di istituzioni culturali o
benefiche.
Attraverso la voce di alcuni personaggi si segue il racconto degli alimenti e della cucina pavese a partire dal Trecento con Opicino de Canistris, passando per il Cinquecento con Bernardo Sacco, e con le ricette di Bartolomeo Scappi, cuoco dei Papi.
Nel Settecento troviamo la tesi
di laurea di Antonio Scopoli sulla Dieta del letterato, il testamento
del vescovo Francesco Pertusati che lascia in eredità le sue scorte di
cioccolato, il gradimento per la cucina pavese di Johan Peter Frank “che si
consola a Pavia del cattivo cibo di Gottinga”, per arrivare al Novecento con il
pranzo di rane di Mario Soldati, e al vino barbacarlo, che per Gianni Brera “sembra
una risata cordiale”.
La mostra sarà visitabile in orario di apertura della
Biblioteca Universitaria (tutti i giorni 8.30-18.30; il sabato8.30-13.30;
chiuso la domenica. Dal 16 luglio al 14 agosto 8.30-13.30).
(mpa)






