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PAVIA. Uniti per contrastare la corruzione: accordo siglato fra Università e Prefettura.

Creato il 26 novembre 2014 da Agipapress
PAVIA. Uniti per contrastare la corruzione: accordo siglato fra Università e Prefettura. PAVIA. Le istituzioni pavesi si uniscono per porre un freno alla corruzione. L’Università di Pavia si è in questi giorni dotata di due nuovi strumenti analoghi per la prevenzione di corruzione, concussione e fenomeni.
Il primo di questi è il “Protocollo di legalità sulla prevenzione dei fenomeni di corruzione e l’attuazione della trasparenza amministrativa” elaborato congiuntamente dall’Ateneo e dalla Prefettura di Pavia. 
“Vogliamo che i cittadini pavesi si sentano sicuri a casa loro – ha esordito il Prefetto Peg Strano questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione in Rettorato – è assurdo che siamo dovuti arrivare al punto di redigere una normativa che riguarda un semplice principio etico, ma lo abbiamo ritenuto necessario affinché i cittadini comprendano che siamo e saremo dalla loro parte”.  Ad una prima impressione questo protocollo potrebbe risultare quasi scontato alla cittadinanza, l’ennesimo insieme di parole che non cambierà la realtà dei fatti.  “Il Padre Nostro ci insegna a pregare di non essere indotti in tentazione – ha puntualizzato a questo proposito il Prefetto Strano – il protocollo mira a intervenire sulle intenzioni. Qualora esse si traducessero in atti di corruzione o concussione, saremo pronti ad agire”.  “I cittadini hanno perso fiducia nelle istituzioni – ha aggiunto il Rettore Fabio Rugge – ma non significa che non si aspettino protezione da loro. Questa scelta potrebbe rivelarsi onerosa per l’Università e per il Prefetto, ma siamo pronti ad assumerne i rischi per far sentire la nostra vicinanza ai cittadini”.  Oltre al protocollo, è stata siglata una nuova convenzione con la Guardia di Finanza, mirante al rafforzamento dei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni ISEE. “Abbiamo dato la nostra disponibilità all’Università per verificare tutte quelle situazioni che possono destare sospetti o necessitare di approfondimenti – ha spiegato il comandante provinciale della Finanza di Pavia Cesare Maragoni – sappiamo bene che gli Italiani, a volte, tendono a ‘fare i furbetti’. Non abbiamo evidenze su Pavia, ma l’esperienza nazionale parla chiaro: tanti vogliono risparmiare sulle tasse. Mettiamo a disposizione il nostro operato: se qualcuno vuole fare il furbo la smetta subito, e si metta a lavorare per formare la classe dirigente di domani”. a cura di Serena Baronchelli

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