Articolo per Reset-Italia.net -
Oggi 6 marzo 2013 si è riunita la Direzione nazionale del Partito Democratico, anzi, è tuttora in corso. Matteo Renzi era presente, ma alle 12:20 se n’è andato senza prendere la parola. Ha ascoltato la relazione di Bersani, gli interventi di Fassino, Franceschini, D’Alema, Fassina e altri, poi ha scelto il silenzio.
La strategia del PD sarà quella di andare a chiedere la fiducia non a Grillo o al M5S, bensì ai singoli parlamentari. Forse al PD pensano che i “cittadini rappresentanti” del M5S sono così deboli e ingenui che cadrebbero in fallo votando a ruota libera, fregandosene di Grillo e Casaleggio, ma anche delle loro regole democraticamente previste e accettate.
Una Direzione Nazionale offerta in diretta streaming, unica cosa che hanno imparato dal M5S in merito alla trasparenza. Anche così, però, si notano le differenze. Al PD, tutti coloro che sono intervenuti, appaiono i soliti burocrati di partito, ben saldi alla vecchia politica della casta, con molti interventi scritti, a volte letti pure malamente. Interventi a senso unico: tutti pro Bersani. Il partito è, quindi, unito.
Viene scartata l’ipotesi di alleanza con il PDL, dichiarando che tale teoria NON è nel loro DNA, ma dimenticandosi che hanno governato assieme per 15 lunghi e traumatici mesi a guida Mario Monti. Non importa, è positivo che abbiano cambiato idea, anche non rendendosi conto di quanto successo al tempo delle primarie e la successiva campagna elettorale, quando proponevano un’alleanza proprio con Monti.
La Puppato sembra la più confusa quando dichiara che il PD e il M5S hanno idee convergenti, gli altri sono tutti allineati alla linea del segretario che propone otto punti su cui basare la richiesta della fiducia (sempre che Napolitano gli conferisca l’incarico). Otto punti fumosi, poco chiari e trasparenti, che possono dire tutto e niente, ma ognuno può farsi la migliore idea, per cui indico i punti così come sono stati presentati.
1. Fuori dalla gabbia dell’austerità. Il Governo italiano si fa protagonista attivo di una correzione delle politiche europee di stabilità. Una correzione irrinunciabile dato che dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell’eurozona. Si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. L’avvitamento fra austerità e recessione mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità. L’aggiustamento di debito e deficit sono obiettivi di medio termine. L’immediata emergenza sta nell’economia reale e nell’occupazione.
2. Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro. Pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a trecentosessanta gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d’impresa. – Allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole e strutture sanitarie. Programma per la banda larga e lo sviluppi dell’Ict. Riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero. Salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale. Avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione e introduzione di un reddito minimo d’inserimento. Salvaguardia esodati. Avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione. Riduzione e redistribuzione dell’Imu secondo le proposte gia’ avanzate dal PD. Misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia. Ciascun intervento sugli investimenti e il lavoro sarà rafforzato al Sud, anche in coordinamento con i fondi comunitari.
3. Riforma della politica e della vita pubblica. Norme costituzionali per il dimezzamento dei Parlamentari e per la cancellazione in Costituzione delle Province. Revisione degli emolumenti di Parlamentari e Consiglieri Regionali con riferimento al trattamento economico dei Sindaci. Norme per il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private. Riduzione costi della burocrazia con revisione dei compensi per doppie funzioni e incarichi professionali. Legge sui Partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all’accesso alle candidature e al finanziamento. Legge elettorale con riproposizione della proposta PD sul doppio turno di collegio.
4. Voltare pagina sulla giustizia e sull’equità. Legge sulla corruzione, sulla revisione della prescrizione, sul reato di autoriciclaggio. Norme efficaci sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso. Nuove norme sulle frodi fiscali.
5. Legge sui conflitti di interesse, sull’incandidabilità, l’ineleggibilità e sui doppi incarichi. Le norme sui conflitti di interesse si propongono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella XV Legislatura che fa largamente riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.
6. Economia verde e sviluppo sostenibile. Estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica. Programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo. Piano bonifiche. Piano per lo sviluppo delle smart grid. Rivisitazione e ottimizzazione del ciclo rifiuti (da costo a risorsa economica). Conferenza nazionale in autunno.
7. Prime norme sui diritti. Norme sull’acquisto della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri e per minori nati in Italia. Norme sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca che fa discendere effetti analoghi a quelli discendenti dal matrimonio e regola in modo specifico le responsabilità genitoriali.
8. Istruzione e ricerca. Contrasto all’abbandono scolastico e potenziamento del diritto allo studio con risorse nazionali e comunitarie. Adeguamento e messa in sicurezza delle strutture scolastiche nel programma per le piccole opere. Organico funzionale stabile, piano per esaurimento graduatorie dei precari della scuola e reclutamento dei ricercatori. “Queste proposte, che non sono ovviamente esaustive di un programma di governo e di legislatura, ma che segnano un primo passo concreto di cambiamento, – ha spiegato Bersani – vengono sottoposte a una consultazione sia riferita alle priorità sia ai singoli contenuti. A questo fine verranno messi in rete l’elenco delle proposte e, via via per ogni singolo punto, i relativi progetti di legge o le specificazioni di dettaglio in modo da consentire una partecipazione attiva alla elaborazione e all’arricchimento dei contenuti”.