Il cammino verso le elezioni amministrative 2014 è già iniziato, con calma, senza strafare. Il dato di fatto è che finora ha parlato solo il gruppo cultura, che si è costituito con notevole tempismo rispetto ai noti problemi della Fondazione Stradivari. Incombe il museo del violino, d’accordo, la cultura può significare rilancio. Nel frattempo però i nuovi poveri sono aumentati, lo spread sociale fa spavento, come notato da vari interventi durante l’ultima assemblea provinciale del Pd stesso. L’ambiente soffre quanto mai prima ma chi muove un dito per prevenire? Gli uffici competenti si attivano chi per dare supporto tecnico (Arpa), chi per reprimere e diffidare quand’è il caso (come ad esempio il servizio Ambiente della Provincia, mentre la polizia provinciale fa vigilanza sul territorio), oltre al lavoro delle forze dell’ordine.
Il Pd cadrà nell’inazione politica mentre il territorio viene rovinato metro quadrato per metro quadrato? Considerati i condoni cari al Pdl e i Nicoli Cristiani dell’area di Formigoni, chi si attiverà per invertire la tendenza? Chi sensibilizzerà? Dovremo affidarci ai comitati e ai tecnici che fanno volontariato per l’ambiente.
La Lombardia vanta il primato nazionali degli impianti pericolosi per l’ambiente, soggetti all’Aia, il tipo di autorizzazione più complesso, eppure il silenzio è dominante, drammatico, inquietante non solo per le province agricole.
Dal sito dell’Arpa Lombardia:
Con il 30% di impianti IPPC da autorizzare in Italia, la Lombardia è la regione con il più alto numero di impianti: circa 1400 (compresi gli allevamenti), che si concentrano principalmente nelle Province di Milano, Bergamo e Brescia e con una distribuzione diffusa e significativa anche nel resto del territorio. Di questi impianti, 882 sono relative ad impianti esistenti, 11 ad impianti nuovi. Delle 882 pratiche di competenza di Arpa Lombardia nella fase istruttoria, i permessi riguardano 740 impianti industriali e 142 impianti di gestione dei rifiuti.
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