In molti, tra iscritti, elettori e simpatizzanti del Partito Democratico dell’Unione Provinciale di Alessandria hanno preso parte alla manifestazione nazionale di Roma dello scorso 11 dicembre, fornendo un considerevole contributo alla delegazione del Piemonte che ha aperto il corteo proveniente da Piazza Repubblica. Una partecipazione che ha coinvolto centinaia di migliaia di persone arrivate da tutta Italia, in un clima di unità e speranza per il futuro, infiammato dalle parole del segretario nazionale Pier Luigi Bersani, che nel suo discorso ha indicato la strada per costruire un Paese diverso da quello del declino economico e sociale, del degrado civile e morale del berlusconismo e del leghismo. Un messaggio forte, quello del Partito Democratico, lanciato a poche ore di distanza dal voto sulla fiducia al Governo, che- nonostante la vittoria per soli 3 voti- appare travolto da una crisi profonda e irreversibile.
Il neosegretario provinciale del PD, Daniele Borioli, di ritorno da Roma, dove ha vissuto la manifestazione tra i suoi militanti provenienti da tutto il territorio alessandrino, esprime soddisfazione per l’esito della trasferta: “Insieme a decine di migliaia di amici e compagni, siamo stati protagonisti di una giornata storica, che rappresenta il miglior viatico per la chiusura di una lunga e negativa stagione politica. Desidero ringraziare tutti coloro che con impegno e dedizione hanno lavorato per l’organizzazione dell’evento e, soprattutto, quanti hanno partecipato fisicamente alla trasferta”.
“Per la nuova segreteria provinciale” sottolinea il segretario, “è stato anche un cruciale momento di collaudo organizzativo, a poche settimane dalla sua costituzione: nel complesso, mi pare sia andata bene. E anche questo è importante”.
“Resta solo il rammarico”, conclude Borioli, “per il divario tra l’imponenza della manifestazione e lo spazio ad essa dedicato dal nostro sistema mediatico. Purtroppo, questa, che pure non è una novità, ci ricorda una volta di più come noi possiamo contare solo sulle nostre forze.”
Ora, passata la fiducia alla Camera, il Pd dovrà riorganizzarsi e pianificare nuove strategie ed approfittare della debolezza senza precedenti del Governo Berlusconi. E- ufficiali o meno- non è detto che ‘ci scappino’ altre manifestazioni nella capitale. Un fatto però è certo: dei 3 voti che oggi hanno permesso la sopravvivenza del governo, uno è di un ex- Pd: Massimo Calearo.