Non basta nemmeno un pallottoliere ormai per tenere il conto di tutte le panzane elettorali con cui hanno cercato di turlupinarci (spesso riuscendoci...) dal '94 ad oggi e che si stanno sfarinando una dopo l'altra. Sembrava un totem intoccabile quello della sacralità della prima casa, che mai e poi mai doveva essere tassata. In nome di quel totem si erano intestati l'abolizione dell'ICI (anche se in realtà per l'80% l'avevano eliminata quei "vampiri" di Prodi e Visco) dicendo che la casa in cui si vive no, non è proprio giosto che venga tassata.Poi però abbiamo visto Scajola, con l'appartamento affacciato sul Colosseo, affermare che qualcuno lo aveva pagato a sua insaputa. Poi abbiamo visto Tremonti che mentre studiava come dissanguare definitivamente il cosiddetto ceto medio e medio-basso, veniva beccato in un centralissimo appartamento romano da 8000 euro al mese, pagato dal suo braccio destro Milanese, la moglie del quale è anche (casualmente) portavoce del Ministro stesso.
Adesso, tanto per finire, ci distruggono anche questo (falso) mito: più tasse, più tasse e ancora più tasse per tutti. Anche per chi possiede una casetta di 80 metri quadri che si ritroverà a pagare circa 100 euro in più. Più o meno quanto si pagava con l'ICI. Solo che in quel caso i soldi andavano ai Comuni, ora andranno allo stato centrale. Un esempio da manuale di Federalismo alla rovescia E cosa fanno i Paladini della Patacca Padana? Si dedicano alla faida interna per decidere se l'erede al tronetto celtico debba essere il Trota o Superpippo (con la o) Maroni.



