Mi sono accorta di non aver scritto niente qui per una settimana, perché non avevo niente di interessante da dire – eppure internet pretende continui aggiornamenti, bisogna sempre dire qualcosa, cambiare la pagina, far trovare qualche novità. Non vorrei, ma evidentemente ne sono vittima anch’io, mi sento in colpa se non scrivo. In ogni caso, questo post non è un riempitivo, so controllarmi. Ho piuttosto l’urgenza di dire che i camionisti possono scioperare finché vogliono, e il governo può scegliere di venire loro incontro oppure no, ma nessun blocco dei tir può cambiare le leggi di questo pianeta e scongiurare la possibilità che a breve il petrolio inizi a finire, e di conseguenza i prezzi salgano sul serio. Sarebbe meglio approfittare dei rincari per cominciare a disintossicare le nostre economie e società dal petrolio, e studiare stili di vita alternativi, soprattutto per quanto riguarda trasporti e produzione di cibo.
Dico possibilità perché sto facendo delle ricerche, e pare che nessuno, nemmeno gli esperti, sappia esattamente quanto petrolio sia ancora disponibile sul nostro pianeta, quando la produzione raggiungerà il suo picco (peak-oil) e inizierà a calare, o se riusciremo a superare il petrolio come fonte di energia (per motivi economici, o ambientali) prima che questo si esaurisca. Con dati così poco chiari, rischiamo di rimanere senza petrolio quasi all’improvviso: dobbiamo prepararci, altro che agevolazioni sulla benzina!
Banalmente, consiglio la pagina di wikipedia sull’argomento, che contiene molte informazioni interessanti, e parla anche ripetutamente della crescita della popolazione, un fattore spesso trascurato quando si parla di economia.