Pendolari al potere comprando azioni Trenord

Creato il 22 gennaio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Il treno non va, è gestito male allora divento azionista. La vita del pendolare è piena di sorprese quindi la si quota in borsa? Se si facesse una public company, con azionariato popolare e assemblee di soci azionisti, forse il treno arriverebbe in orario. Legambiente trasporti Lombardia quoterebbe in Borsa anche i ritardi. La puntualità arricchirebbe i viaggiatori e paradossalmente anche l'aumento dell'abbonamento che scatta da oggi. Dario Balotta del cigno verde punta sulla democrazia economica e rilancia il suo ambientalismo liberale.

D'altro segno Agostino Alloni del Pd lombardo. Manifestazione popolare domani mattina alla stazione di Crema, alle 7. Vecchio stile, anzi una bella arrabbiatura, perché la Regione ha tagliato gli investimenti sul tpl, su treni e bus, per 50 milioni e ha aumentato gli abbonamenti mensili di due euro e quelli annuali di 20 euro. Danno e beffa per Alloni.

E il Comune di Cremona, che ha investito soldi suoi sul trasporto pubblico locale, si vede tagliare 60mila euro l'anno. Pessimo, per chi non ha altro mezzo che il bus!

Meglio la democrazia economica che la protesta mai ascoltata: solo i proprietari privati possono ottenere cambiamenti. Non resta che una Pop Trenord, la banca dei ritardatari.


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