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pensa a te a volte cosa si inventa la gente

Creato il 11 settembre 2012 da Plus1gmt

Gli incubatori di relazioni di coppia sono una gran bella invenzione, e non credo di esagerare se dico che ogni occasione è buona per favorire gli incroci magici e far scattare colpi di fulmine. Dai club di lettura ai corsi di degustazione per diventare sommelier dove occorre andarci piano altrimenti c’è pronta pure l’anonima alcolisti che, tutto sommato, consiste in un caso estremo che rientra nella macrocategoria di cui sopra. Potrei farvi l’esempio di un ragazzo e una ragazza che si sono addirittura messi insieme in ospedale, entrambi con l’epatite quella più pericolosa, ma vi bastino queste briciole di dettagli e non chiedetemi di approfondire la storia perché è piuttosto dolorosa. Perché è vero che l’uomo è animale sociale ed è costruttivo tessere reti di solidarietà e catturare individui che altrimenti andrebbero dispersi nel mare della solitudine. Ma non vi è mai capitato che poi due si trovano compatibili e si mettono insieme e dopo spariscono, così la rete di cui fai parte anche tu scopri che ha un buco e non è più solida come una volta? Buon per loro, se la terapia di gruppo qualunque essa sia in qualche modo ha salvato almeno due vite. Però, che diamine, almeno un po’ di riconoscenza, no?

Ed è vero che se oggi ti iscrivi a Facebook e se smanetti un po’ con la ricerca avanzata la compatibilità con qualcuno la trovi, ma c’è chi inizia ad averne abbastanza degli accrocchi, intesi come modi tortuosi per arrivare dal punto a al punto b, in questo caso meglio dire al punto g. Per conoscere persone e andare sul sicuro, nel senso di partire già da una scrematura di candidati/e e ridurre al minimo il rischio di delusione, è necessario iscriversi a un social network e mettersi alla ricerca a tavolino dei contatti. E poi curarli, crescerli, intensificarli, rendersi credibili. Il che avveniva anche prima del web ed era sicuramente più lento e faticoso. Ma non implicava la conoscenza di uno strumento che è facile ma solo apparentemente, e se non lo usi nel modo più appropriato corri rischi che vanno dal rendere noto a parenti, amici, colleghi e persone sulle quali vuoi fare colpo che hai visualizzato un video osé fino a farti rubare i dati della carta di credito.

E questo è solo un esempio dei più comuni. Voglio dire, una volta forse era molto più semplice tutto, a partire proprio da questo livello di attivazione di un canale privilegiato di interrelazione tra due individui. Poi ci sono state tutte le rivoluzioni che ci hanno investito e che si, hanno migliorato la qualità della vita ma a un pesante costo di aumento della complessità. Non vi sembra? Ognuno di noi ogni giorno devo mettere in atto una serie di accrocchi per portare a termine vari processi che rientrano nella quotidianità e che non ci costano fatica ma solo perché della modernità non ne potremmo più fare a meno. E non mi riferisco solamente alle relazioni interpersonali. Pensate alla cosa più banale come la tecnologia spicciola. Ci sono le olimpiadi e non puoi vederle perché non hai la tv a pagamento che le trasmette e così cerchi in Internet e trovi il sistema per collegarti in streaming ma devi scaricare questo e quello che ti nasconde l’indirizzo IP e tempo che riesci a far funzionare tutto la gara che ti interessava è già bella che finita. Questo è un accrocchio. Devo acquistare una lavastoviglie da incasso e ci sono almeno dieci catene che vendono elettrodomestici e ognuna ha i suoi prezzi, poi però trovi con Kelkoo che sullo stesso modello ci sono siti di e-commerce che applicano tariffe inferiori ma devi prima calcolare il costo aggiuntivo di trasporto e installazione che altrove è compreso.

Questi sono tutti accrocchi per risparmiare soldi, ingegnosi come i sistemi rapidi pensati per conoscere l’anima gemella e portarla il più velocemente possibile nel proprio letto, che poi uno si chiede se a quantificare il tempo che si perde nelle operazioni di marketing personale per gli approcci o anche nel cercare un file sul pc o nel contrattare una promozione telefonica alla fine si ha diritto a una porzione di vita in più che poi sarà tutta da riempire. Oggi donne e uomini vivono sempre più a lungo, e così scopri che alla fine gli accrocchi di terapie per campare dieci anni sorretto da due badanti o in un ricovero sono shortcut che forse non ne vale nemmeno la pena conoscere. Ve lo saprò dire con il blog che terrò quando sarò vecchio, a patto di ricordarmi ogni volta i dati di log-in o, in caso di necessità, l’accrocchio per riceverli dal sistema senza rammentare né lo username né la password.



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