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“pensare parole”: per martedì 28 ottobre 2014 recensione libro “AVVICINATI” di Kim Karr;

Creato il 01 novembre 2014 da Dan76

“PENSARE PAROLE”: recensione libro per martedì 28 ottobre 2014-

“AVVICINATI” (CONNECTED) di Kim Karr   newton Compton editore;

Questo libro fa parte della “connections series” che è una nuova appassionante serie che sta ottenendo un successo internazionale. E’ arrivata anche in Italia il 28 ottobre grazie a Newton Compton sempre alla ricerca di novità editoriali capaci di ben esprimersi sul mercato. Una sorpresa questa serie di libro a partire appunto da “AVVICINATI” e che sono complessivamente 8 libri di narrativa rosa sempre di Kim Karr, ma solo questo romanzo e il suo seguito “TORN” hanno per protagonisti la stessa coppia ovvero Dahlia e River e quindi la loro avventura si esaurisce con questi due romanzi; gli altri hanno per protagonisti altre coppie. “AVVICINATI” è un buon libro, non eccelso ma discretamente gradevole con un bel finale dal colpo di scena inusuale ed inaspettato; ci voleva un finale effervescente, quasi una prefazione, perché il libro nel suo svolgersi è un po’ debole con un po’ troppo sesso ed eccessivo buonismo, quindi il colpo di scena finale ci sta tutto e da un perché a tutto il romanzo. Questi e il suo seguito chiamato “TORN” appartengono a quella categoria di narrativa rosa e/o romance che hanno comunque mercato nonostante a volte alcuni di questi libri sono decisamente deboli; non è il caso di questo “AVVICINATI” e del suo seguito che tutto sommato sono apprezzabili e come in questo caso con un buon inizio, una parte centrale un po’ statica ma dal finale indovinato. Resta comunque che questo genere di libri hanno un grande mercato economico e questo giustifica la loro esistenza. La protagonista Dahlia vive a Londra e nella sua vita non esiste più da parecchio la parola felicità; la sua anima è stata distrutta da una perdita il cui dolore non accenna a diminuire. Quando la rockstar River Wilde ricompare nella sua vita il loro rapporto ricomincia tra passione e dubbi. Dahlia è convinta di aver trovato l’anima gemella nonostante la sua sofferenza ritiene tutto ciò un dono divino, ma i fantasmi del passato non la abbandonano e Dahlia prova un grande senso di colpa per questa relazione che quasi le fa dimenticare la tragedia vissuta. Questa situazione influisce sul suo rapporto con River; come si può costruire un futuro se si pensa sempre al passato? Una trama buona che l’autrice subito sviluppa con scioltezza costruendo una storia un po’ melensa ma efficace; ben scritto e chiaro nei passaggi fondamentali, forse alcune scene di sesso un po’ ridondanti e il ritmo appare un po’ lento nel mezzo ma come si diceva prima il finale riscatta qualche pecca. Nel complesso un libro che si può leggere.

DANIELA MEROLA

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