“PENSARE PAROLE”: recensione libro per martedì 2 giugno 2015
“BRACCIALETTI AZZURRI” di Albert Espinosa Salani editore
Il nuovo romanzo dello scrittore spagnolo Albert Espinosa, dopo il successo di “braccialetti rossi”, è “braccialetti azzurri”. Il talento di Espinosa è indubbio perché i suoi romanzi sono incisivi e soavi al tempo stesso e cambiano il modo di approcciarsi alla vita, una peculiarità che Espinosa ha e che lo rende irresistibile. Anche “braccialetti azzurri” ha quel non so che, quell’approccio unico che ti cambia. In questo ultimo romanzo si parla della morte con la leggerezza che è tipica di Espinosa, accompagnando per mano i lettori in questo nuovo doloroso cammino dove i protagonisti scoprono il vero senso della vita. “Braccialetti azzurri” sprona a dare più valore ai desideri, a ciò che ognuno ha dentro, ecco perché il sottotitolo è “ama il tuo caos”, e per “caos” si intendono le proprie aspirazioni e desideri; “ama il tuo caos” è un messaggio, è un invito a vivere e ascoltare il proprio io, vivendo ogni giorno come se fosse l’ultimo, sembra banale ma non lo è, è tremendamente difficile da realizzare. Il romanzo parla di cinque ragazzi che scoprono il loro “caos interiore” e lo liberano in maniera positiva ovviamente. Il parlare della morte in maniera così esplicita, chiara, diretta, semplice, come un passaggio a cui tutti dobbiamo prepararci è un dono che Espinosa ha, l’essere semplici pur parlando di argomenti “tabù” per la società quali la malattia e la morte. L’argomento morte viene sempre evitato, il vivere di spalle alla morte fa sì che non ci si gode la vita e si arriva ad essa in maniera impreparata, ed invece bisognerebbe analizzarla per poi essere pronti il più tardi possibile ovviamente; questo fa “braccialetti azzurri”, una altra lezione di vita che apre il cuore. E’ questo l’obiettivo di Espinosa che affida ad un bambino che sta morendo il messaggio del romanzo per imparare a morire e così imparare a vivere. Semplice, istintivo, Espinosa con la sua scrittura scava nelle paure che tutti abbiamo e le trasforma in una occasione di vita, in una occasione di scoperta della vita, di scoperta del proprio “caos” e di viverlo poi. Le sue frasi ad effetto colpiscono il lettore che viene avvolto in questo romanzo e risollevato quasi dalle proprie gabbie mentali. Il romanzo è profondo, allegro anche, impegnato, audace; il suo autore non vuole insegnare nulla ma solo dare la sua spiegazione della vita e il suo risvolto conclusivo che è la morte; la sua forza emerge prepotentemente nella sua scrittura e rende quella magia inspiegabile dei suoi romanzi che appaiono sempre come una avventura tutta da vivere anche se è costellata dalle malattie e dalla morte.
DANIELA MEROLA